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Mercoledì, 24 Aprile 2024
19esimo campionato vinto

Scudetto Milan: la gioia incontenibile di Pioli e della Milano rossonera

Il tecnico ha una dedica speciale ("A mio padre, ovunque sia, che sono sicuro sarà felice ed orgoglioso") ed elogia il gruppo. Intanto, cresce l'entusiasmo per le vie del centro, con cori e caroselli dei tifosi

C’è Ibrahimovic con sigaro e bottiglia di champagne, ci sono gli occhi lucidi di dirigenti e giocatori in attesa di quella medaglia da indossare che farà bella mostra sul petto, e poi il ballo celebrativo sul prato del Mapei Stadium, a scaricare l’adrenalina accumulata ed a realizzare una coreografia che fa da sfondo ai festeggiamenti. Istantanee da conservare, da inserire nell’album dei ricordi che riassumono una stagione da incorniciare. Perché c’è il Milan, sul gradino più alto del podio al termine di questo torneo 2021/2022.

Strano? Sicuramente non scontato e difficilmente pronosticabile, se si considera che tra i principali obiettivi dei rossoneri c’era quello di restare stabilmente nell’orbita Champions e indossare i panni dell’outsider nella lotta per il vertice del graduatoria. Costanza, l’esponenziale crescita di alcuni giocatori nell’arco del torneo (divenute pedine essenziali nello scacchiere di Pioli ed elementi in grado di fare la differenza) e la compattezza di un gruppo che ha saputo fare opera di resilienza al cospetto delle difficoltà e sprintare, con efficacia, quando se n’è presentata la possibilità.

“Siamo stati più continui – conferma Stefano Pioli, tecnico dei rossoneri – ed abbiamo perso l’ultima partita contro la Spezia, un risultato che peraltro non ci ha premiato in quanto quell’incontro non meritavamo di perderlo. Il merito va ai ragazzi che non hanno mai mollato: tutti hanno fornito un contributo prezioso, sia chi ha giocato con regolarità sia chi ha avuto un minutaggio inferiore. Sono stati fenomenali: sono felice per loro, per lo staff e per il club che ha due grandi dirigenti come Maldini e Massara”.
L’allenatore del Milan ha una dedica speciale (“A mio padre, che ovunque sia, sarà felice ed orgoglioso”), un pensiero al premio come miglior mister dell’anno (“E’ un riconoscimento che non sarebbe arrivato senza il lavoro svolto dal gruppo e dalla società”) ed ai tifosi, quelli presenti a Reggio Emilia ma non solo, “perché meritano di gustarsi questi momenti ed urlare tutta la loro gioia”.

La città, intanto, si colora di rossonero. Non solo Piazza del Duomo (circa 30mila le persone presenti), che al triplice fischio è esplosa in un boato ancora più fragoroso di quello che ha salutato le tre reti realizzate nel primo tempo, ma anche tutte le principali vie del centro. Cresce costantemente il flusso dei tifosi del “Diavolo” scesi in strada tra caroselli e canti per celebrare un titolo che mancava da oltre due lustri. Sorridono, tutti, “ed in molti lo facevano anche quando dicevo che ero arrivato qui per portare lo scudetto – puntualizza Ibrahimovic – ed invece eccoci qua: tutto è possibile”. Il “Just Do It” di Zlatan, insomma, resta sempre una sentenza.

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