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Martedì, 16 Aprile 2024
Calcio

Serie A, cercasi favorita per lo Scudetto

La tredicesima giornata di Serie A ha cambiato tutto, le cadute di Napoli e Milan riaprono la corsa Scudetto. 

Napoli e Milan scivolano e adesso in molti possono ambire al trono. Le due capoliste perdono a distanza di ventiquattro ore una dall’altra contro Fiorentina e Inter e tutto torna in bilico. Gli azzurri di Spalletti sprecano una sorta di match ball a San Siro, vincendo avrebbero probabilmente eliminato i campioni d’Italia in carica dalla corsa, ma così non è stato. La squadra di Inzaghi aveva tutto da perdere e non ha tremato, scrollandosi di dosso anche il tabù delle sfide con le “grandi”.

Da San Siro arrivano quindi due verdetti, l’Inter ha tutte le possibilità di vincere ancora, nonostante gli addii di Lukaku e Hakimi e quel bilancio che fa paura. Il Napoli perde la prima partita in Serie A, subisce tre gol, come non succedeva da tempo, e perde Osimhen per due mesi. Serata tragica, sembrerebbe, e invece bastava un pochino di fortuna in più, vedasi errore di Mertens alla fine, per parlare di una capolista solitaria e di una favorita assoluta per lo Scudetto.

Cadono Milan e Napoli e la Serie A non ha più un padrone

Il segnale è chiaro, Spalletti può dormire sonni tranquilli, la squadra c’è, mentre qualche problema in più lo ha il Milan. I rossoneri hanno perso a Firenze dove Italiano sta costruento una Fiorentina che sogna in grande, giustamente. Il pirotecnico 4-3 fa suonare un campanello d’allarme, gli infortuni sono troppi, senza mezza squadra titolare, portiere compreso, vincere lo Scudetto sarà molto difficile. Bisogna trovare una soluzione e in fretta, altrimenti si rischia di vanificare l’ottimo lavoro di Pioli in campo, e di Maldini sul mercato. 

Nel giorno della caduta delle grandi sorridono tutte le altre, Inter in testa. Simone Inzaghi non avrà l’appeal di Conte, ma sta creando tutti i presupposti per vincere il secondo Scudetto di fila. I problemi di bilancio gli hanno tolto Lukaku e Hakimi e dato in cambio Dzeko e Dumfries, il primo è una certezza, sul secondo meglio glissare, così i nerazzurri non possono dominare in lungo e in largo come nella passata stagione, ma hanno le carte in regola per restare in alto fino alla fine.

Dall’Atalanta in giù, chi può credere ancora nello Scudetto?

La corsa Scudetto è tornata incerta e a sperare di rientrare adesso c’è anche l’Atalanta con i suoi 25 punti. La Dea è imbattuta da sei giornate e i cinque schiaffi rifilati allo Spezia hanno ridato al campionato la sua squadra da favola tutta gol, corsa e verticalizzazioni. Gasperini ha eguagliato la migliore partenza di sempre dei nerazzurri in A, a Bergamo si continua a sognare, solo il tempo dirà se la favola si trasfomerà in realtà. 

Un gradino sotto ci sono tutte le altre, a cui oggi è difficile assegnare un ruolo nella corsa Scudetto, perché probabilmente non lo hanno. La Roma è tornata vincere contro il nuovo Genoa di Shevchenko, non ha risolto i suoi problemi ma ha allontanato un po’ di critiche. Lazio, Fiorentina e Juventus sono tutte a 21 e chiudono il treno delle grandi. Biancocelsti e viola non hanno nello titolo il proprio obiettivo, la squadra di Allegri sì anche se questa volta la rimonta sembra molto difficile. La vittoria dell’Olimpico, seconda di fila in Serie A, ha dato sempre il solito verdetto: la Juve di Allegri fa una fatica tremenda a segnare e a proporre gioco. E’un problema e la sensazione è che se non arriverà qualche aiuto dal mercato la situazione potrebbe non cambiare. 

Tre squadre in quattro punti davanti a tutti, una quarta che lontana dai riflettori sta crescendo a vista d’occhio, e un pool di formazioni partite male ma che, con un pizzico di fortuna, possono rientrare nella corsa. Il weekend ha rivoluzionato la Serie A, per lo Scudetto non c’è più una favorita.

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