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Giovedì, 28 Marzo 2024
Calcio

Dal Barcellona alla serie B, brilla la stella di Adrian Bernabè

Il talento del Parma, classe 2001, cresciuto alla Masia e poi al City con Guardiola. Maresca lo ha portato in Emilia nel 2021

Finalmente, Adrian. Si è sbloccato nella 24a giornata il talento spagnolo del Parma, Adrian Bernabè, autore del pari contro la Ternana sabato scorso. Cresciuto a “La Masia”, con la cantera del Barcellona, il talento classe 2001 è finalmente salito alla ribalta. Nella passata stagione il suo nome è passato parecchio sottotraccia fino all’alba del 2022, a causa di problemi cardiaci riscontrati poco dopo il suo tesseramento al Parma dal Manchester City. Quest’anno invece Bernabé sarà a disposizione del nuovo allenatore dei crociati Fabio Pecchia sin dall’inizio della stagione. Un’occasione unica per testare il potenziale effettivo del giovane spagnolo. Nonostante le sue prime apparizioni siano identificate con il Barcellona, Bernabé ha precedentemente indossato la casacca dei cugini-rivali dell’Espanyol, per poi passare a tredici anni al Barça. Quattro stagioni in un ambiente che segna e insegna come pochi al mondo, prima di fare il grande salto nel professionismo ma, come successo già ad altri grandi nomi, bypassando il tunnel che dagli spogliatoi porta dritto sul manto erboso del Camp Nou. In principio fu Fabregas, poi Piqué e Adama Traoré, così come altri talenti che hanno dovuto emigrare subito dopo il percorso nella cantera: talenti che hanno svestito la casacca blaugrana per tentare la fortuna in Inghilterra.
Per Bernabé il passaggio è stato assorbito probabilmente in una maniera più tenue, dato che è approdato nel 2018 al Manchester City, il club inglese che negli ultimi anni ha sviluppato più di altri una filosofia affine a quella del Barcellona. La presenza di Pep Guardiola e di una foltissima colonia iberica tra calciatori e dirigenti ha favorito il trasferimento del giovane Bernabé, che arriva a vincere e convincere la Premier League 2 nella stagione 2020-2021, recitando un ruolo da protagonista nello scacchiere di colui che ne indirizzerà l’approdo in Italia: Enzo Maresca. Bernabé lascia l’Inghilterra con cinque presenze in prima squadra utili per equipaggiare il bagaglio professionale e umano. Visto come uno dei potenziali simboli del nuovo, ambizioso, progetto del Parma, Bernabé atterra in Italia su espressa richiesta del nuovo allenatore per la stagione 2021-2022 Enzo Maresca, che vede nel talento del classe 2001 la perfetta concretizzazione delle sue idee da applicare in Serie B.
Le cose inizialmente non andranno come desiderato, dato che un problema al cuore, poi pienamente superato, ritardano l’esordio del giovane spagnolo, mentre Maresca viene sollevato dall’incarico. Bernabé debutta direttamente il 5 febbraio, ma gli servirà davvero poco tempo per ergersi a giocatore differente. Schierato in una linea di centrocampo con il robusto Juric e il suo gemello cognitivo Vazquez (quest’ultimo con la facoltà di oscillare tra mediana e trequarti), l’ex City dimostra una padronanza degli spazi e una lettura dei tempi da giocatore con una carta d’identità più longeva.
Bernabé ha una soluzione per approcciarsi alla durezza di un campionato come quello della Serie B, e ai contrasti degli avversari: ossia provare ad andare via in dribbling a tutti. Il suo dinamismo gli permette di essere più veloce degli altri sia nelle gambe che nel pensiero, dato che è abilissimo a ricevere il pallone nelle zone in cui sa di poter generare pericoli, palesando dunque grande capacità di saper leggere la situazione, una dote fondamentale per i calciatori moderni.
Nelle sedici presenze collezionate nell’ultimo campionato di Serie B, Bernabé ha inoltre avuto modo di strappare diversi sorrisi alla propria gente con una capacità balistica fuori dal comune. Lo sanno bene i tifosi del Como, squadra punita con due calci di punizioni entrambi calibrati sulla precisione e la traiettoria, più che alla potenza. Quello che incanta di Bernabé è la fluidità della prima giocata, del primo tocco, realizzata in maniera tale da dare la sensazione che la sua giocata sia pensata nella testa parecchi istanti prima di essere eseguita. Lo spagnolo quindi pare in grado di trattare il tempo come uno strumento, mentre per tanti suoi colleghi è un fardello che schiaccia il pensiero in favore di una giocata più semplice ma meno efficace.
Il Parma ha dato i natali a diversi talenti diventati poi giocatori di livello planetario, e non ci sarebbe da stupirsi se Bernabé finirà in questa lunga lista. Il suo inserimento al centro del gioco del Parma già dalla prima giornata sarà la condizione ideale per godersi definitivamente il talento di Bernabé.
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