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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Spezia-Lazio, è bufera: tra polemiche, repliche e sospensioni

Dopo il discusso gol di Acerbi che ha permesso ai biancocelesti di espugnare La Spezia, la società capitolina prende posizione mediante un comunicato stampa. Nel frattempo, l'Aia sospende Pairetto (arbitro del match) e Nasca (Var)

I derby stagionali sono finiti, sebbene sia ancora di stretta attualità quello proposto dalla classifica, che propone uno scontro diretto “a distanza” per accaparrarsi la miglior casella in graduatoria al termine del campionato. Ma l’aria che tira nella capitale resta piuttosto frizzantina, specie dopo l’ultimo week-end che ha visto la Lazio imporsi sul campo dello Spezia con una rete di Acerbi – che ha fatto levare un autentico polverone – e le dichiarazioni post partita del tecnico romanista José Mourinho, che hanno gettato ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche.

L’oggetto del contendere e le decisioni dell’Aia

Minuto 90’ al “Picco”, padroni di casa e biancocelesti sono sul 3-3: Lazio in attacco con la conclusione di Immobile che trova la respinta di Provedel, sul prosieguo dell’azione Luis Alberto calcia verso la porta ma il pallone si trasforma in un assist per Acerbi il cui lob di esterno manda la sfera in fondo al sacco. Esultano gli uomini di Sarri, gol convalidato da Luca Pairetto – direttore di gara – senza attendere il conforto delle immagini a disposizione in sala Var, dove c’è Luigi Nasca che non interviene. Ma nell’analisi dei frame risulterebbe l’irregolarità della posizione del difensore biancoceleste, che vizierebbe così la rete decisiva del 4-3. Si alza il polverone, e l’Aia decide in mattinata di stoppare i due fischietti fino alla fine della stagione.

Le dichiarazioni di Fabio Caressa e José Mourinho

A prendere posizione sull’accaduto, tra i tanti, sono anche Fabio Caressa e José Mourinho. Il giornalista di Sky Sport chiede che venga reso pubblico l’audio del colloquio tra direttore di gara e sala Var, per capire se ci sia stato un problema di comunicazione: “se Pairetto ha deciso senza aspettare il Var non deve arbitrare mai più, oppure se c’è stato un errore tecnico e viene ammesso, va ripetuta la partita”. Non si è fatto attendere nemmeno la caustica disamina dell’allenatore giallorosso, spettatore interessato non solo per la logica del “campanile”, ma anche per la presenza della Lazio nel gruppetto di formazioni in lizza – assieme ai giallorossi - per il quinto posto finale. “Ventidue anni fa potevi vincere una partita con un gol in fuorigioco – sostiene il tecnico portoghese - e 22 anni dopo puoi ancora vincere con un gol in fuorigioco, Ieri una squadra ha vinto così”.

La risposta della Lazio: il comunicato stampa

Nella mattinata di oggi è arrivata la replica della società biancoceleste. Che prende spunto dalle dichiarazioni di Mourinho, ma abbraccia anche altri episodi nel recente passato i quali, come recita il comunicato stampa diffuso, avrebbero penalizzato la Lazio senza però suscitare il medesimo clamore.
Il fatto che nel 2022 un allenatore di un’altra squadra, durante le sue conferenze stampa, faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti – si legge nella nota - e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali, di dichiarata fede calcistica, si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose: che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali; che, come spesso accade, si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria, a proprio favore, sotto gli occhi di tutti; che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al VAR; che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola.

La Società Sportiva Lazio respinge ai mittenti le critiche e le insinuazioni, continua a credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi. La Lazio non si presterà mai ad essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno e farà valere nelle sedi opportune le proprie ragioni. La linea della Società continua ad essere quella di non discutere le decisioni prese sul campo, anche quando si tratta di episodi lampanti avvenuti a sfavore della squadra biancoceleste, quale il fallo di Tonali su Acerbi a Lazio-Milan in occasione del gol o la gomitata in area di Ibanez su Milinkovic nel derby di ritorno, solo per citarne due anche se ne abbiamo presenti molti altri, anche in Spezia-Lazio. Episodi decisivi sui quali abbiamo scelto il silenzio per rispetto degli arbitri in campo e del VAR, rispetto che altri non hanno dimostrato e continuano a non dimostrare”.

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