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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Vincenti ed imbattute: chi sono le regine d'Europa dopo un mese di partite

Real Madrid, Benfica ed Anversa capeggiano i rispettivi campionati collezionando vittorie su vittorie. Per spagnoli e portoghese il percorso netto - fatto di sole vittorie - comprende anche le partite giocate nelle competizioni europee

In un primo mese di stagione che ha fatto registrare le difficoltà di tante big del calcio europeo, c’è anche chi ha saputo schizzare via dai blocchi in maniera perfetta, confermando le aspettative ma anche sconfessando le previsioni della vigilia. Il Real Madrid nella Liga, il Benfica nella Primeira Liga portoghese e l’Anversa nella Pro League belga sono le tre formazioni che, al momento, capeggiano le classifiche dei rispettivi campionati ancora a punteggio pieno.

Real Madrid

I “galacticos” sono sempre lì. A cannibalizzare il calcio europeo, dopo la Champions vinta allo Stade de France a fine maggio e la Supercoppa Europea alzata in faccia all’Eintracht ad Helsinki ad inizio agosto. Svecchiano (via Isco, Bale e Marcelo), permutano (via Casemiro per 70 milioni allo United, dentro Tchouameni acquistato dal Monaco per 80), fanno affari top (Rudiger dal Chelsea) e continuano a vincere. Senza stancarsi mai di esercitare quel predominio a volte frustrante per chi è disposto con tutte le buone intenzioni a metterlo in discussione. Come sta di nuovo accadendo quest’anno: nella Liga sei partite e diciotto punti, con tanto di derby vinto al Wanda Metropolitano contro l’Atletico, doppio clean sheet in Champions League col 3-0 rifilato in Scozia al Celtic ed il 2-0 casalingo al Lipsia. In campionato, fragorosi nei poker a Celta Vigo e Maiorca, pragmatici ad Almeria e spietati al Power-8 Stadium di Barcellona, con il prossimo Pallone d’Oro Benzema a decidere la sfida con l’Espanyol timbrando una doppietta nel recupero. Il tutto con la regia di Carlo Ancelotti in panchina: in posa col sigaro tra le labbra – lui che non fuma – in mezzo ai suoi giocatori dopo un titolo conquistato, ospite inatteso a casa Rudiger a cena a poche ore dall’arrivo del difensore tedesco a Madrid, numero uno in una formazione di numeri uno. Che resta, ovviamente, quella con cui sarà obbligatorio fare i conti per mettere il nome sull’albo d’oro di una competizione che la contempli tra le partecipanti.

Benfica

E’, a pieno titolo, la squadra più virtuosa d’Europa, con oltre 600 milioni di guadagno in poco più di due lustri (da Di Maria, venduto al Real a 33 milioni nel 2010 fino a Darwin Nunez, ceduto al Liverpool in estate per 75) adottando un semplice protocollo: pescare nei campionati minori – Jovic, Lindelof, Oblak - ed in Sudamerica – David Luiz, Ederson e Ramires – oltre a lavorare con profitto nella cantera – Renato Sanches, Bernardo Silva, Joao Cancelo, Joao Felix, Ruben Dias, Goncalo Guedes e Nelson Semedo – per poi rivendere il “prodotto finito” ai top club a prezzi a volte esorbitanti. Negli ultimi tre anni in bacheca c’è finita solo una Supercoppa portoghese, vinta il 4 agosto del 2019 contro lo Sporting, ma la sensazione è che quest’anno il digiuno possa finire: lo dicono il 7 su 7 in campionato con appena tre gol subiti, ed il percorso netto in Champions, dove le Aguias hanno strapazzato Midtjylland e Dinamo Kiev nelle qualificazioni e piegato Maccabi e Juventus nel Gruppo H. In panchina c’è il tedesco ex PSV Roger Schmidt, sulla poltrona del presidente Rui Costa, in campo – manco a dirlo – tanta gioventù promettente: occhio all’argentino Enzo Fernandez, al bomber cresciuto nel vivaio Goncalo Ramos – già sei centri in 11 gare – ed al centrale difensivo brasiliano Morato, poco più di sessant’anni in tre e per cui si profila un imminente inserimento nella lista della spesa dei top club. In più l’esperienza di un totem come l’argentino Otamendi ed i rigenerati centrocampisti Draxler e Joao Mario, il primo epurato dal PSG ed il secondo scopertosi goleador (già cinque reti).

Anversa

Cuore belga, trazione olandese in campo, in panchina e nella dirigenza. E’ l’Anversa capolista nella Pro League, a punteggio pieno con un inoppugnabile nove su nove e ventisette punti in graduatoria, che fa sognare ad occhi aperti i tifosi biancorossi: pochissimi, peraltro, quelli che possono raccontare l’ultimo scudetto – vinto nell’anno 1956/57 - a cui hanno fatto seguito due Coppe del Belgio nell’oltre mezzo secolo seguente, l’ultima alzata battendo il Bruges nell’agosto 2020. La tinta arancione d’Olanda è visibile nella casella dell’organigramma riservata al direttore sportivo, in cui c’è il nome di Marc Overmars, ma anche sulla panchina occupata da Mark Van Bommel, il quale dopo i dimenticabili due mesi alla guida del Wolfsburg (esonerato ad ottobre 2021 dopo tre pareggi e cinque k.o.) è riparto di slancio come timoniere dei Gufi. Con lo scivolone in Conference League – eliminazione allo spareggio per mano dei turchi del Basaksehir, poi finiti nel girone della Fiorentina - che è probabilmente servito a prendere ancora meglio la rincorsa in campionato. Dove la produzione all’ingrosso di gol è affidata ad un suo connazionale, ovvero quel Vincent Janssen tornato nel vecchio continente dopo tre anni in Messico e meritevole di una nuova chance in nazionale. Per gli amanti dell’angolo amarcord, in campo a fare legna ci sono due vecchie conoscenze in campo europeo come Toby Alderweireld (ex colonna del Tottenham e 121 gettoni con la casacca del Belgio) e il “Ninja” Radja Nainggolan. Obiettivo primo posto, e magari ritorno in Champions che l’Anversa non disputa dal 1957: sognarli, quest’anno, è lecito.

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