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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Champions League: il cuore non basta al Villareal, Liverpool in finale

La formazione spagnola cancella nel primo tempo lo 0-2 dell'andata con le reti di Dia e Coquelin, ma cede nella ripresa ai Reds che con Fabinho, Luis Diaz e Mané conquistano la terza finale stagionale

Dura lo spazio di un tempo il sogno del submarino amarillo, nella trasposizione calcistica del Davide contro Golia. Il Liverpool si qualifica per la finale dell’ultimo sabato di maggio, allo Stade de France di Saint-Denis, al Villareal resta solo la soddisfazione di aver efficacemente impaurito i Reds, chiudendo il primo tempo con il doppio vantaggio – grazie alle prime reti in Champions League di Dia e Coquelin – che aveva cancellato la sconfitta per 2-0 di Anfield della scorsa settimana. Determinante, nell’economia del risultato finale, la bruciante accelerazione della formazione di Klopp in poco meno di un quarto d’ora nella ripresa, con tre reti che hanno messo al sicuro il viaggio a Parigi di fine mese ben prima del triplice fischio.

Il “Se puede” degli spagnoli, vero mantra che ha accompagnato i giorni seguenti alla sconfitta nella gara di andata, trova applicazione concreta dopo meno di tre minuti dal fischio d’inizio: Estupinan scodella al centro, deliziosa la sponda di controbalzo di Capoue a beneficio di Dia che da due passi infila Alisson per l’1-0. La formazione di Emery, galvanizzata dal vantaggio, aggredisce senza soluzione di continuità un Liverpool in evidente apnea sull’asfissiante pressing operato dagli spagnoli, e mai colpito a freddo nelle ultime tre edizioni di Champions (l’ultima volta era capitato nell’aprile 2018 contro il City). Gli uomini di Klopp col passare dei minuti riescono a alleggerire la pressione, si affacciano dalle parti di Rulli al 24’ – un gigantesco Albiol sbroglia la matassa sull’affondo di Thiago Alcantara – ma rischiano l’osso del collo al 37’ su un contatto Alisson-Lo Celso seguente ad una palla maldestramente persa da Keita a centrocampo: il portiere brasiliano nell’uno contro uno ferma prima il pallone, ma travolge il centrocampista argentino. Le ombre sul possibile calcio di rigore non assegnato vengono repentinamente spazzate via quattro minuti più tardi: ancora Capoue sul versante destro a sfornare l’assist, stavolta per la testa di Coquelin che – perso per strada da Alexander Arnold - batte un Alisson immobile sulla linea di porta per il 2-0 che corona la rimonta con l’aggancio.

Cambia il match al rientro delle squadre dagli spogliatoi. Ora il Liverpool spinge, schiacciando i padroni di casa nel primo quarto d’ora nella loro metà campo, con Rulli però sostanzialmente inoperoso che osserva solo al 55’ il pallone calciato da Alexander Arnold – e deviato dalla difesa – sbattere sulla parte superiore della traversa. L’indecisione dell’estremo difensore argentino è però letale al 61’: Salah imbuca per Fabinho sul lato corto sinistro dell’area, il brasiliano guarda in mezzo per crossare ma a sorpresa calcia sul palo più vicino, e la sfera dopo aver sbattuto tra le ginocchia di Rulli termina la sua corsa in rete. Il Villareal sbanda, al 65’ viene salvato da Albiol che sporca il destro a giro di Luis Diaz (palla che accarezza il palo), ma capitola nuovamente due giri di lancette più tardi: Alexander Arnold confeziona l’assist numero diciotto in stagione, il beneficiario è proprio Luis Diaz il quale da distanza ravvicinata schiaccia di testa e timbra il 2-2 che ammutolisce l’Estadio de la Cerámica. Il ribaltone si perfeziona al 74’, con gli spagnoli interamente riversati nella metà campo ospite: Mané parte in contropiede con una prateria davanti, schiva Rulli in uscita kamikaze, evita la scivolata disperata di Foyth e di sinistro spinge il pallone verso la porta sguarnita.
La semifinale di ritorno, di fatto, termina qui. I tifosi spagnoli cantano ed applaudono la squadra capace di sfiorare un’impresa storica, tributano una standing ovation a Capoue che raggiunge anzitempo gli spogliatoi per doppia ammonizione. Mentre il Liverpool, con la League Cup già in bacheca, resta in corsa per il poker di titoli: campionato (nel testa a testa col City), Fa Cup (finale col Chelsea) ed ora anche Champions League.

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