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Giovedì, 28 Marzo 2024
Calcioscommesse

Calcioscommesse, arresti per Mauri e Milanetto. Indagato Conte

Nelle prime ore della mattina è partito il blitz della polizia su indicazione della procura di Cremona contro il calcioscommesse

Omar Milanetto, Stefano Mauri, Antonio Conte e Domenico Criscito: sono solo alcuni dei nomi illustri a risultare indagati o arrestati nel nuovo filone del Calcioscommesse. Il centrocampista del Padova e il capitano della Lazio sono stati arrestati dalle forze dell'ordine nell'ambito dell'inchiesta 'New Last Bet'. L'allenatore della Juventus, invece, ha subito una perquisizione a casa, a Torino, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, la stessa accusa subita da Criscito che si è visto perquisire la propria stanza nel centro sportivo di Coverciano, nel ritiro della Nazionale. Verso le 11 dovrebbe tenersi la conferenza stampa presso la procura di Cremona per fare il punto su questo nuovo terremoto che ha colpito il calcio italiano.

Calcioscommesse: indagati e arrestati

GLI ARRESTATI - Il gip di Cremona, Guido Salvini, ha firmato la richiesta di custodia cautelare in carcere per Stefano Mauri, vicecapitano della Lazio; Omar Milanetto, centrocampista del Padova, ex Genoa; Cristian Bertani, attaccante della Sampdoria, ex Novara; Paolo Acerbis, portiere del Vicenza; Alessandro Pellicori, ex attaccante del Torino; Marco Turati, difensore del Modena; Matteo Gritti, portiere dei romeni del Petrolul Ploiesti; Ivan Tisci, ex centrocampista e ora direttore sportivo. E’ stato chiesto anche l’arresto del bergamasco Vittorio Gatti, autotrasportatore, amico di Filippo Carobbio e di altri calciatori, e di cinque persone che farebbero parte della “cellula” ungherese dell’organizzazione criminale dedita al taroccamento delle partite in Italia: il capo Zoltan Kenesei, Matyas Lazar, Laszlo Schultz, Istvan Borgulya e Laszlo Strasser.

 

Calcioscommesse. Le immagini della conferenza stampa post-arresti

 

LE PERQUISIZIONI - Nomi eccellenti anche tra gli indagati. Questa mattina a Torino c'è stata la perquisizione a casa di Antonio Conte. L'allenatore della Juventus è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, sulla base delle accuse del calciatore pentito Carobbio che aveva parlato di una combine tra Novara e Siena in serie B (all'epoca Conte allenava i toscani). Discorso simile per Domenico Criscito che, nel ritiro di Coverciano, ha subito un vero e proprio blitz con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva 

LA CELLULA UNGHERESE - Ci sono anche cinque cittadini ungheresi tra i destinatari dei provvedimenti emessi dalla procura di Cremona nell'ambito della nuova tranche dell'inchiesta sul calcioscommesse. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della polizia, i cinque facevano parte di una 'cellula' che riferiva direttamente al boss dell'organizzazione criminale, il singaporiano Eng Tan Seet, colpito da un'ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso dicembre. La cellula degli ungheresi si è di fatto sostituita al gruppo degli 'zingari' - decimato dagli arresti dei mesi scorsi - per continuare nella manipolazione degli incontri dei campionati di calcio italiani. Gli investigatori hanno accertato diversi contatti tra i calciatori e gli emissari del gruppo, proprio in occasione di incontri da truccare

I PRIMI INDAGATI - Ancora una volta è la nota rete internazionale guidata dal latitante Tan Seet Eng, referente della mafia cinese che ha esteso i suoi tentacoli anche in Italia tramite i cosiddetti “zingari”, Ilievski e Gegic. Un’inchiesta che viene da lontano, ormai un anno fa, quando all’inizio sembrava essere più che altro un fatto locale. L’arresto del portiere della Cremonese Paoloni, accusato di avere messo un sedativo nell’acqua di suoi quattro colleghi per perdere un match. Anche a Bari e a Lecce, giocatori, “zingari” e perfino tifosi ultras sono finiti in manette per le minacce ai loro beniamini, non per vincere ma per perdere e incassare i soldi dalle scommesse. Un presidente indagato, Semeraro del Lecce, e il solito contorno di personaggi poco raccomandabili. Giovedì inizierà al Foro Italico il primo maxi-processo della giustizia sportiva dopo i deferimenti degli scorsi giorni con i primi 82 imputati. E siamo solo all’inizio.

 

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