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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, si fermano Champions ed Europa League: verso il rinvio Euro 2020

Lo sport si ferma per la pandemia. Parlare di date precise a questo punto ha però poco senso, la situazione è in divenire e la scadenza decisa oggi potrebbe cambiare domani

Si fermano Champions League ed Europa League. Un rinvio, per ora. "Alla luce degli sviluppi dovuti alla diffusione del COVID-19 in Europa e delle relative decisioni prese da diversi governi - è scritto nella nota -, tutte le partite delle competizioni UEFA per club in programma la prossima settimana vengono posticipate. Ciò include le rimanenti partite di UEFA Champions League, ottavi di ritorno, in programma il 17 e 18 marzo 2020; tutte le partite di UEFA Europa League, andata degli ottavi, in programma il 19 marzo 2020" si legge in una nota diffusa dalla UEFA a metà mattina venerdì.

Ovviamente il 20 marzo non si svolgerà il sorteggio dei quarti, e il calendario calcistico dei prossimi mesi si deciderà, o almeno si inizierà a delineare, nella videoconferenza globale di martedì con federazioni, leghe, club e calciatori. 

Parlare di date precise a questo punto ha poco senso, la situazione è in divenire e la scadenza decisa oggi potrebbe cambiare domani. Serie A, Ligue 1 e Liga si sono già fermate, la Premier League sarà probabilmente la prossima a dire sì a uno stop. E' positivo al coronavirus Arteta, l'allenatore dell'Arsenal, così come Hudson Odoi del Chelsea e Boruc del Bournemouth: varie squadre sono in quarantena. Incredibilmente il weekend di campionato finora è confermato, ma non si sa per quanto.

Euro 2020 verso il rinvio di un anno

L'emergenza Coronavirus non risparmierà i campionati europei di calcio, che potrebbero essere rimandati di un anno. La decisione sarà presa la prossima settimana, ma appare inevitabile un rinvio.

Se si deciderà di finire la stagione delle squadre di club in estate, per completare i vari campionati nazionali e le coppe europee, il rinvio di Euro 2020 sarà scontato.

Basket, l'Nba si ferma per 30 giorni

Il campionato di basket Nba si ferma per trenta giorni, almeno. E' quanto ha deciso il commissione della Nba, Adam Silver, dopo che ieri notte il torneo è stato fermato in seguito al contagio di un giocatore degli Utah jazz. Dopo aver consultato i proprietari delle 30 franchigie, Silver ha fatto sapere che la sospensione durerà almeno 30 giorni, al termine dei quali la situazione verrà rivalutata per capire se e come ripartire. "Abbiamo deciso -ha spiegato Silver- che questa interruzione durerà almeno un mese, e non ne sappiamo ancora abbastanza per essere più precisi di così. Volevamo però dare una indicazione ai nostri giocatori, alle nostre squadre e ai nostri tifosi su quanto potesse durare questa situazione. La questione ora è creare un protocollo per poter tornare a giocare, ma con l'obiettivo di non compromettere la salute di nessuno".

Il Gp d'Australia di Formula 1 è stato annullato.

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