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Martedì, 23 Aprile 2024
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Davide Brivio svela i retroscena sulla Suzuki: dal no di Valentino alla scelta di Mir

Il nuovo racing director della Alpine F1, in un'intervista al sito ufficiale della MotoGp, rivive alcune scelte cruciali della sua carriera

La Suzuki voleva Valentino Rossi come pilota per il suo ritorno in MotoGp. Lo rivela Davide Brivio in un'intervista concessa al sito ufficiale della MotoGp. Il manager brianzolo, che ha lasciato il team nipponico dopo aver portato sul tetto del mondo Joan Mir racconta un retroscena legato ai suoi inizi con la Suzuki: "All’epoca avevo lasciato la Yamaha e stavo lavorando a livello personale per Valentino Rossi. Sahara, project manager della Suzuki, mi contattò tramite Facebook: fu una cosa molto strana perché non usavo Facebook", ha svelato Brivio. "Mi chiedeva di Rossi, cosa stesse facendo e quali erano le sue intenzioni per il futuro. La Suzuki volevano tornare in MotoGP nel 2014 e mi chiesero se Valentino fosse stato disponibile a correre con loro”.

Il rifiuto di Rossi

Davide Brivio svela i motivi del no di Valentino: “Io ne parlai subito con Vale, mi disse però che per lui la Suzuki non era un’opzione cos' interessante: Valentino voleva tornare in Yamaha. Così, educatamente, ho detto a Sahara che Rossi non era interessato. Quindi, abbiamo iniziato a parlare e lui ha detto: ‘Se formassimo una squadra in Italia, saresti interessato?’. Dissi di sì e iniziai ufficialmente il mio lavoro il 1 aprile 2013. L’idea era di testare quei mesi e iniziare nel 2014, ma ci dissero che tutto era stato posticipato di un anno, che saremmo entrati nel 2015″, ha spiegato il manager italiano.

Il nuovo racing director della Alpine F1, che ha ricevuto un incitamento per la nuova avventura anche dall'ex team principal Renault Flavio Briatore, racconta poi uno dei momenti più importanti della sua carriera, quando riuscì ad ingaggiare il pilota che ha portato sul tetto del mondo nella stagione 2020, Joan Mir: "Iniziai a pensare a Joan Mir perché rimasi colpito dal fatto che avesse vinto il campionato Moto3 vincendo ben dieci gare. Joan aveva un’opzione per andare in Honda, ma bastò una chiacchierata per convincerlo. Gli dissi: ‘Metti da parte l’opzione, se potessi scegliere tra Honda e Suzuki, cosa faresti?’ Mi rispose: ‘Vorrei andare alla Suzuki'. Mi disse che era una moto più adatta al suo stile, al suo corpo, all’altezza. I miei occhi si illuminarono. Così mi dissi: ‘È l’uomo giusto“.

Fu una mossa coraggiosa e vincente. Brivio, puntando sui giovani e preferendo Mir a Lorenzo ha fatto la storia della Casa di Hamamatsu. 

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