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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Diritti tv, rivoluzione Serie A: meno calcio in 'chiaro', gol la sera e rischio doppio abbonamento

Nessuno potrà acquistare tutti i pacchetti delle partite: ecco quali sono le principali novità per la prossima stagione

Brutte notizie per gli appassionati di calcio: lo sport più amato dagli italiani rischia di scomparire dai palinsesti in chiaro della domenica pomeriggio e c'è il rischio che i tifosi debbano fare un doppio abbonamento per poter vedere tutte le partite della propria squadra del cuore. Sono soltanto alcuni degli effetti 'collaterali' dei bandi decisi dalla Lega Calcio

I gol soltanto la sera

Chi acquisterà i diritti di trasmettere una partita avrà una garanzia di esclusiva molto maggiore, gli highlights potranno essere trasmessi sul web (pacchetto Digital) solo dopo tre ore, mentre i gol in chiaro potranno essere trasmessi solo dopo le 22 della domenica (anche rispetto ai match del sabato). 

Per chi è abituato a vedere le trasmissioni della domenica pomeriggio questo si trasforma in un blackout fino alla domenica sera, fatto salvo il diritto di cronaca: i gol saranno visibili nei telegiornali. La scelta del bando per prodotto, deciso dalla Lega, è che ogni partita sarà trasmessa da un solo operatore (per fascia oraria e non più per esclusiva per squadra) ma chi acquista il match non ha vincoli di piattaforma (pc, cellulari). 

Rischio doppio abbonamento

I tifosi di calcio rischiano di dover sottoscrivere due abbonamenti per poter vedere le partite di Serie A. E quanto emerge al termine dell'assemblea della Lega Calcio che ha attribuito il diritti tv per gli anni 2018-2021, privilegiando un bando per prodotti e non per piattaforme che non tiene conto della suddivisione per squadre.

Tre i pacchetti principali che dovranno essere presto assegnati, ma nessuno degli operatori che si è detto interessato - Mediapro, Sky, Perform, Mediaset, Tim e Italia Way - potrà acquistarli tutti, in teoria ciò si traduce in almeno due 'vincitori' quindi in due abbonamenti per vedere la massima serie. 

In pratica, però, l'operatore che si aggiudica un pacchetto potrà consentire la 'ritrasmissione' ad altro operatore con un apposito accordo. Al tifoso, altrimenti, non resterà altra strada che sottoscrivere un abbonamento e andare a seguire le altre partite al bar. La scelta di questo tipo bandi garantisce alla Lega un guadagno maggiore quantificato in 300 milioni di euro. 

Il bivio

La Lega Calcio, al termine di una trattativa serrata di confronto con gli operatori presenti sul mercato, aveva davanti a sé un bivio: puntare su un bando legato al prodotto o alla piattaforma. La scelta unanime è ricaduta sul primo modello per garantire un maggiore guadagno, tornare al grande appuntamento sugli schermi, porre fine all'''anomalia" italiana, oltre che combattere la pirateria.

Chi riuscirà ad aggiudicarsi un pacchetto per fasce orario (ben otto le combinazioni possibili in Serie A) e non per squadra avrà il vantaggio di una vera esclusiva e di poter veicolare il match su più piattaforme, 'strizzando' così l'occhio ai millenians abituati a una visione 'portatile' su pc e cellulari. I pacchetti principali della Serie A (spariti i pacchetti opzionali), avranno la novità legata ai Pic (8 per ciascuno dei primi due pacchetti e quattro per il terzo): i venti big match saranno scelti dai 'vincitori' e si concentreranno verosimilmente nelle prime serate di sabato e domenica.

Una possibilità che di fatto rende più appetibile, ma anche più costoso, il primo pacchetto. Il pezzo minimo complessivo è confermato ed è pari a 1,1 miliardi di euro. Le offerte dovranno arrivare nella mattina di martedì 13 giugno (con possibilità di rilanci immediati), giornata in cui la Lega Calcio conta di chiudere l'iter, a circa di due mesi dall'inizio del campionato.

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