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Giovedì, 18 Aprile 2024
F1/Imola: i top e flop

F1 Imola: i top e flop della seconda gara dell'anno

Il Gran Premio dell'Emilia-Romagna e del Made in Italy ha sorriso ad alcuni protagonisti mentre è stato decisamente amaro per altri

Che gara. Imola è stata nuovamente all'altezza della sua storia, regalando mille emozioni dal via fino alla bandiera a scacchi. La variabile pioggia, poi, ha impreziosito lo spettacolo della F1 in riva al Santerno. La stagione europea non poteva iniziare meglio dopo le emozioni della gara inaugurale in Bahrain.

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Dopo la seconda gara dell'anno (qui trovate il calendario completo) c’è chi è andato a dormire con un sorriso largo così e chi invece ribolle per la comprensibile delusione e non vede l’ora di rifarsi nella prossima corsa.

Tra due settimane, il 2 maggio, si corre a Portimao, il Gran Premio del Portogallo. Ecco i top e flop della seconda gara della stagione della F1, il Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy.

F1 Imola: i top

1) Max Verstappen (Red Bull): semplicemente da urlo. Dalla terza piazzola della griglia si beve la Red Bull di Perez infila Hamilton con decisione e cattiveria. Il duello vinto alla prima curva vale il successo nel secondo Gran Premio dell’anno e la rivincita dopo il secondo posto in Bahrain. L’olandese, infatti, poi gestisce bene una delle gare più movimentate degli ultimi tempi. Maturità e autorevolezza valgono la candidatura al Mondiale.

2) Lando Norris (McLaren): Il pilota di Bristol è tra le note liete di questo inizio di stagione. Porta la McLaren sul podio, costruendo una bella gara in rimonta sotto la pioggia. Nel finale guida sopra le difficoltà, gestendo quel che resta dei suoi pneumatici.

3) Charles Leclerc (Ferrari): nuovamente quarto in qualifica, vola al volante di una rossa che piano piano prova a crescere pur tra mille difficoltà. Per questo il quarto posto finale sul tracciato di Imola, insieme al quinto del compagno di team Sainz, diventa un risultato che vale oro. Anche se, al cuore del tifoso, qualche rimpianto resta. Se non fosse entrata la safety car per il brutto incidente tra Russell e Bottas, la rossa del pilota monegasco avrebbe potuto ambire anche al podio. Per non parlare poi del problema alla radio con gli uomini della Ferrari che non hanno potuto avvisare il proprio pilota della partenza lanciata. Ma con i se e con i ma….

4) La storia e il meteo: per una gara al top, conta anche una pista degna di questo nome, Imola lo è. Circuito di grandissima Storia emoziona ogni tifoso e esalta ogni pilota. Il lavoro fatto per la sicurezza in questi anni, dopo la tragica morte di Senna, è stato importantissimo. Il Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy ha dimostrato di essere degno del Mondiale di F1 e di meritare, anche una volta passata l’emergenza Covid-19 di ospitare una gara del Campionato del mondo. Per ritrovare tutto il calore del pubblico in mezzo agli spalti gremiti.

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F1 Imola: i flop

1) Mercedes: si salva solo Hamilton, ma la componente fortuna stavolta è davvero rilevante. L’incidente tra Russell e Bottas, che poteva anche avere maggiori conseguenze per i due, condiziona l’intero Gran Premio. Da un lato permette al campione del mondo di tornare in partita, grazie alla bandiera rossa. Nella ripartenza il pilota di Stevenage ha gioco fin troppo facile nell’avere la meglio dei rivali. Sono preoccupanti, invece, i segnali di un Bottas sempre più in balia delle sue prestazioni deludenti, coplice l'ansia da ultimo anno di contratto.

2) George Russell (Williams): Anche il talento britannico stavolta delude. I vertici Mercedes apprezzano un pilota che sa aspettare il suo momento. Per questo l’incidente con Bottas, il pilota di cui aspira a prendere il posto, non è stata per niente gradita dai vertici della casa di Stoccarda.

3) Fernando Alonso (Alpine): il due volte campione del mondo chiude 11esimo alle spalle del compagno di team Ocon. Una domenica amara di quelle che, conoscendolo, gli daranno ancora più motivazione per riuscire a realizzare il suo sogno. Certo che dovrà avere pazienza per tornare nelle posizioni che contano con questa Alpine.

4) Yuki Tsunoda (Alpha Tauri): il millennial giapponese, nella gara di casa della sua scuderia, la Alpha Tauri, avrebbe voluto tutto un altro genere di risultato. Invece, dopo la bellissima prova nella prima uscita in Bahrain, ha deluso in qualifica, schiantando la macchina nel primo giro e ha vanificato la rimonta in gara con un altro errore. Ma, anche se talentuosissimo, è pur sempre un principiante. E gli errori servono per imparare.

5) Sergio Perez (Red Bull): il weekend del pilota messicano era partito nel migliore dei modi. Alla sua seconda uscita con la Red Bull era già riuscito a sfiorare la pole position, conquistando un’ottima seconda posizione di partenza subito alle spalle di Hamilton e davanti al compagno Perez. La gara, però, è decisamente da dimenticare. Stavolta non gli riesce la specialità della casa, la rimonta. Dopo aver rimediato una penalità di 10 secondi, che lo fa retrocedere nel gruppo, in 14 esima posizione, chiude in un’anonima 12esima piazza. Saranno altre le domeniche di gloria per il nuovo pilota della Red Bull: ma arriveranno.

6) Sebastian Vettel (Racing Point): Zero punti in due gare. La nuova attesissima avventura del quattro volte campione del mondo non poteva cominciare peggio. La speranza è che riesca presto a cogliere un risultato che avrebbe un sapore liberatorio. La prima occasione ce l'avrà tra due settimane, quando i protagonisti del Mondiale torneranno in pista per il Gran Premio del Portogallo.

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