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Sabato, 20 Aprile 2024
F1

A Sochi non si corre: la risposta compatta della F1 alla guerra in Ucraina

Tutte le squadre del Circus, dopo l'aggressione all'Ucraina, hanno risposto con fermezza. L'evento in programma il prossimo 25 settembre è stato cancellato

La condanna della F1 arriva 24 ore dopo l'aggressione della Russia all'Ucraina. La risposta, presa all'unanimità, è la cancellazione del Gran Premio di Russia, gara di Sochi, in programma il prossimo 25 settembre, dal calendario del campionato.

F1, cancellato il Gp Russia 2022

La F1 esprime così in un comunicato la sua posizione: "Il Campionato del mondo di F1 visita paesi di tutto il mondo con una visione positiva per unire le persone e le nazioni. Osserviamo gli sviluppi in Ucraina con tristezza e shock e speriamo in una soluzione rapida e pacifica alla situazione attuale. Giovedì sera la F1, la FIA e le squadre hanno discusso la posizione del nostro sport e la conclusione, inclusa l'opinione di tutte le parti interessate, è che è impossibile tenere il Gran Premio di Russia nelle circostanze attuali".

Il primo a dire che non avrebbe disputato il Gp di Russia era stato, nella giornata di ieri, giovedì 24 febbraio, Sebastian Vettel.

La Haas, team statunitense che ha come sponsor la società russa Uralkali, è scesa in pista oggi, 25 febbraio, nell'ultima giornata di test prestagionali al Montmelò, soltanto con una livrea bianca.  Il pilota russo del team, Nikita Mazepin, che ha svolto il suo programma di test nella mattinata, sui suoi profili social ha scritto: ''Ai miei fan e follower: è un momento difficile e non ho il controllo su molto di ciò che viene detto e fatto. Sto scegliendo di concentrarmi su ciò quello posso controllare, lavorando sodo e facendo del mio meglio per il team Haas. I miei più sentiti ringraziamenti per la vostra comprensione e per il vostro supporto''.

Il futuro del pilota russo nel Circus, a causa di questi drammatici eventi, è in forte discussione.

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