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Venerdì, 19 Aprile 2024
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F1 Austin: i 5 ‘perché-vedere’ il Gran Premio degli Stati Uniti

Domenica la F1 torna a correre in America. Il duello Mondiale tra Hamilton e Verstappen è più vivo che mai. Vediamo i motivi principali per cui va vista questa corsa negli States

Domenica 24 ottobre si disputerà a Austin il Gran Premio degli Stati Uniti. La F1, dopo le difficoltà della pandemia, torna finalmente in America. In questa parte finale della stagione ritroverà buona parte del suo fascino esotico, in vista di una stagione 2022 che sarà davvero globale per rappresentare un ritorno alla normalità.

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Una rivoluzione regolamentare attenderà piloti e i team del Circus nel prossimo campionato, ma l’annata 2021 non è ancora finita ed è pronta a regalare grandi emozioni da qui fino a dicembre.

Sono infatti da assegnare entrambi i titoli iridati: il titolo mondiale piloti e quello Costruttori.

Max Verstappen, secondo in Turchia alle spalle del redivivo Bottas, quando mancano sei gare al termine del campionato, è al comando della classifica iridata con 6 punti di vantaggio su Lewis Hamilton.

Nel campionato Costruttori la Mercedes è al comando con 397,5 lunghezze, inseguita dalla Red Bull con 364,5 lunghezze. In terza posizione c'è la McLaren, 234 che precede di poco una Ferrari, a quota 216,5, che nelle ultime gare è apparsa in benaugurante crescita.

Qui vediamo cinque motivi per cui il Gran Premio degli Stati Uniti sarà tutto da seguire.

1) Verstappen-Hamilton: ricomincia il duello

L’olandese della Red Bull si presenta in America con il ruolo di leader. Austin è un tracciato moderno, nato proprio per massimizzare lo spettacolo. Le 20 curve, tra le più riuscite tra quelle disegnate dall'architetto Hermann Tilke, mettono a dura prova la potenza del motore. I piloti, che guidano in senso antiorario, sono messi degnamente alla prova.

Sembra davvero il momento perfetto per questa sfida americana. Hamilton, leggermente favorito dai quotisti, va all’inseguimento di Verstappen. Sicuramente in America assisteremo a un altro capitolo della loro avvincente battaglia mondiale.

2) La Ferrari insegue la McLaren

Un sondaggio recente tra i tifosi della F1 ha rivelato che la McLaren, in diversi Paesi, sarebbe più amata della Ferrari. Ma il mito della Rossa è più forte di qualsiasi indagine.

 Leclerc e Sainz sembrano decisamente pronti per dare il massimo in pista per insidiare il team di Woking nella lotta per il terzo posto. Sarebbe importante centrare questo obiettivo da qui alla fine. Diventerebbe un segno tangibile di quanto a Maranello si stanno muovendo nella direzione giusta.

Per la McLaren, dopo la doppietta di Monza, c’è stata la vittoria gettata al vento da Norris in Russia e la mezza-debacle turca. Il confronto tra le due vecchie rivali sarà tutto da seguire.

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3) Bottas-Perez: il contributo delle seconde guide

Prima di Istanbul avevamo segnalato l’importanza del contributo che dovevano dare le seconde guide di Red Bull e Mercedes in questa combattutissima sfida mondiale. Bottas ha risposto vincendo in Turchia, minimizzando la giornata no di Hamilton. Perez finalmente è salito sul podio. Ora a Austin devono seguire una parola sola: continuità. Chi ce l’avrà porterà in dote al suo compagno di team e alla sua squadra il Mondiale.

4) Mick Schumacher: un altro acuto?

La sua prestazione in qualifica a Istanbul è stata strepitosa. L’ingresso in Q2 con la Haas è un risultato quasi storico. Per l’inglorioso confronto basta guardare Mazepin. Purtroppo la prestazione del figlio del Kaiser è finita già al primo giro, dopo essere stato travolto da un Alonso troppo aggressivo nel tentativo di recuperare da una collisione avuta al primo giro con Gasly. Il giovane Mick è già pronto a regalarci un altro acuto o continuerà la costante crescita dimostrata nella seconda parte della prima stagione in F1?

5) Alpine: il duello interno Alonso-Ocon

Nell’ultima gara l’esperto Alonso si è visto vanificare il buon quinto tempo in qualifica da un contatto con Gasly al primo giro e da un improvvido tentativo di immediato recupero in cui ha poi travolto l’incolpevole Schumacher. Da vero “campeon” Magic Nando si è scusato con il figlio dell’antico rivale, tessendo i suoi complimenti per il talento sin qui dimostrato nell’anno da esordiente.

Il veterano Alonso, invece, nella sua stagione di ritorno in F1 deve fare i conti con il francese Ocon, il suo compagno di squadra. Il transalpino nell’ultima gara è arrivato a punti senza fare nemmeno una sosta ai box. Una scommessa clamorosamente vinta. In questa stagione ha anche vinto il Gran Premio di Ungheria. Nell’occasione proprio Alonso è stato decisivo nel contenere il recupero di Hamilton con una strenua difesa che è tra le pagine più belle di questa stagione.

Alonso-Ocon, chi farà meglio tra i due piloti della Alpine a Austin? Cosa farà il team transalpino in America? Ci saranno segnali di crescita in vista del 2022?

Sarà la pista di Austin che emetterà i suoi verdetti.

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