F1 GP Bahrain 2023: i top e flop
Promossi e boccati del primo appuntamento dell'anno
Domenica 5 marzo la F1 è finalmente tornata in pista. A Sakhir, nell'attesissima prima gara, sono arrivati i primi verdetti di una lunga stagione che ha in calendario 23 Gran Premi. Vediamo chi è al top dopo questo appuntamento e chi, invece, dovrà lavorare duramente per presentarsi al meglio tra due settimane in Arabia Saudita.
I 3 top
Max Verstappen (Red Bull): Il due volte campione del mondo in Bahrain ribadisce come per lui esista un solo obiettivo, vincere. Dopo aver messo a segno giri su giri nei test, alla prima vera uscita fa capire che quest’anno sarà durissima per tutti. La Red Bull è cresciuta ancora e l’olandese, dopo la pole position del sabato amministra in scioltezza la gara, 57 giri senza mai nessuno in grado di impensierirlo. Un dominio che potrebbe fare da preludio a una stagione davvero difficile per i suoi avversari.
Red Bull: Chi sperava che a crescere fossero Ferrari e Mercedes in nome di un campionato più equilibrato e di un maggiore spettacolo rimane deluso. La Red Bull piazza subito la doppietta con Perez che dopo la prima sosta dimostra tutto lo strapotere della monoposto del team di Milton Keynes. Adrian Newey ha firmato l’ennesimo capolavoro facendo compiere ulteriori passi in avanti alla monoposto sponsorizzata dalla bibita energetica. Una doppietta incontestabile, maturata con un passo gara superiore alla concorrenza.
Fernando Alonso: 41 anni e non sentirli. Il leone in gabbia della scorsa stagione in Alpine ha trovato finalmente una monoposto che lo asseconda in tutto e per tutto. Il risultato è un pilota che a 41 anni lotta con il coltello tra i denti e ha un bagaglio di esperienza che nessuno può vantare all’interno del Circus. Il premio è il primo podio nella notte in Bahrain, un sogno per Nando e per i suoi tifosi.
I 3 flop
Ferrari: il quarto posto di Sainz non può bastare per le ambizioni della Scuderia. La prima uscita da team principal di Vasseur diventa da dimenticare al 41esimo dei 57 giri previsti, quando la power-unit di Leclerc lascia a piedi il monegasco. La speranza è che nelle prossime gare questo problema di affidabilità si riveli uno sfortunato episodio e che la Rossa cresca in termini di prestazioni.
Mercedes: Le Frecce d’argento dopo aver dominato in lungo e in largo l’era ibrida dall’anno scorso hanno perso il loro ruolo di leader. Il recupero sulla Red Bull appare lungo e difficile, ma al momento il team di Toto Wolff fatica a reggere il confronto non soltanto con la Ferrari ma anche con la Aston Martin. Alonso che supera Hamilton e Stroll che, a dispetto di un polso fratturato, chiude davanti a Russell, sono più di un campanello d’allarme.
McLaren: Tra le note dolenti di questo inizio di stagione c’è la McLaren di Andrea Stella, sprofondata nelle zone basse della classifica. L’umiltà di Lando Norris che non si ritira ma continua a girare pur di raccogliere dati potrebbe essere la ricetta per quella che si annuncia come un lungo e difficile percorso di risalita.