La Formula 1 è uno sport strano, ti fa addormentare nelle domeniche di agosto, ti fa saltare sulla sedia nelle sere di novembre. Ad Interlagos Fernando Alonso era arrivato con 13 punti di svantaggio su Vettel e con quattro posizioni di differenza in griglia di partenza. Dopo un'intera stagione, i due piloti si sono trovati a gestire, nell'arco di poco meno di un paio d'ore, situazioni completamente diverse e si sono alternati alla vetta della classifica mondiale. Il gran premio del Brasile, però, è ancora fatale per la Ferrari: dopo il caso eclatante della famosa vittoria di Hamilton ai danni di Massa all'ultima curva, oggi Vettel ha superato ogni difficoltà con la grinta di chi, a costo di arrivare a piedi, deve arrivare alla bandiera a scacchi nella posizione necessaria e ha mantenuto tre punti di vantaggio su Alonso.

Non esiste un tifoso della Ferrari in tutto il mondo che non abbia saltato sulla sedia subito dopo la partenza: Webber e Vettel partono male, Alonso li sorpassa e poco dopo, proprio il tedesco, finisce in testacoda trovandosi ultimo. Solo questo basterebbe per scuotere anche gli animi più tranquilli, ma le emozioni sono appena cominciate. Ad aumentare le incertezze e le difficoltà ci pensa la pioggia che costringe a cambi di gomme repentini, scendendo ora con veemenza, ora con più calma. Ad infittire la trama di questo gran premio, che ha visto Vettel e Alonso sfidarsi anche sul piano dei nervi, si è aggiunto l'incidenti tra Hamilton e Hulkenberg che, a pochi giri dalla fine, ha rimesso nuovamente tutto in discussione. Al traguardo è arrivato davanti a tutti Button, seguito da Alonso e Massa, grande uomo di squadra in questa giornata. Vettel ha amministrato la propria posizione, arrivando sesto alla bandiera a scacchi e guadagnando i punti necessari per rimanere davanti allo spagnolo.