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Martedì, 23 Aprile 2024
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Juve, questo Scudetto ha la firma del "Pipita": ecco perché è stato lui l'uomo chiave

I momenti decisivi della cavalcata bianconera hanno date precise: 1 dicembre 2017 e 28 aprile 2018. E un nome preciso: Gonzalo Gerardo Higuain

Mai come quest'anno quella della Juventus è stata una vittoria del gruppo: difficile individuare i nomi chiave del trionfo, ma ci sono stati alcuni momenti determinanti nella stagione 2017-2018 con una firma argentina. I momenti decisivi della cavalcata bianconera hanno date precise: 1 dicembre 2017 e 28 aprile 2018.

Il gol al Napoli 

Due vittorie chiave, seppur diverse per come sono maturate. Il 1 dicembre la Juve va al San Paolo per affrontare il Napoli capolista e lanciatissimo. Sono quattro i punti che separanno la "banda Allegri" e la "banda Sarri". Con quei tre punti il Napoli avrebbe probabilmente preso il largo, e invece dopo pochi minuti il letale contropiede Costa-Dyabala-Higuain indirizza la partita, e il risultato non si schioderà più dallo 0-1. La Juve accorcia, va a meno uno dal Napoli. Tutto riaperto, e conti alla mano quel gol del "Pipita", indifferente alle bordate di fischi dei tifosi del Napoli, è stato determinante. 

La zuccata di San Siro

Poi arriviamo al 28 aprile: partita pazzesca, a 5 minuti dalla fine la Juve sta perdendo 1-2 a San Siro contro l'Inter. Poi il 2-2 di Cuadrado a a un soffio dal 90esimo la decide ancora Gonzalo Higuain, fino a lì forse il peggiore in campo, con un colpo di testa letale che manda in delirio la mezza Italia che tifa bianconero. La Juve sembrava per la prima volta dopo sei anni davvero sull’orlo del crollo nervoso, le parole "fine ciclo" iniziavano a circolare sui social, il Napoli a Firenze il giorno seguente avrebbe potuto dare l'accelerata finale e completare una splendida rimonta. Nessuno però aveva fatto i conti col Pipita. Mai sottovalutare uno che prima ancora di prendere la patente decideva di tacco un Superclasico Boca-River.

Juventus nella leggenda: settimo Scudetto consecutivo

A queste due partite, aggiungiamo anche la doppietta di San Siro al Milan nel girone d'andata. Non è stata una stagione esaltante quella di Gonzalo Higuain, 16 gol in 34 presenze finora, non un bottino da "re del gol": e in alcuni passaggi il Pipita non è parso al top della forma. Ma si è calato nella mentalità Juve, ha smesso di pensare solo al gol, si è sbattutto come un attaccante "moderno". Quando ha dovuto prendersi la squadra sulle spalle, lo ha fatto da leader. Perché gli scudetti si vincono con i leader, non con i bomber.

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