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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Da Icardi a Pogba, la Serie A è piena di giovani talenti

Da Sansone a El Shaarawy, da Muriel a Florenzi

Non e’ un paese per vecchi, almeno in senso calcistico. L’Italia del pallone sbircia con un certo fastidio le solite guerre di religione su arbitri e fuorigioco al millimetro, aspetta la volata scudetto Juve-Napoli, ma si compiace delle gesta di una nouvelle vague di calciatori che spiccano il volo. Saranno famosi, anzi lo sono gia’: il poker servito ieri da Mauro Icardi al derelitto Pescara e’ la punta dell’iceberg perche’ nell’ultimo turno 14 dei 29 gol sono stati segnati da giocatori nati a cavallo dei mondiali '90.

Da Sansone a El Shaarawy, da Muriel a Florenzi, ormai i ventenni d’assalto sono in grado di segnare il 50% delle reti di una giornata. Un bottino lusinghiero che solletica l’appetito del buongustaio Cesare Prandelli che dopo avere messo le mani sul Faraone aspetta le scelte dell’argentino della Samp, non ancora 19/enne. Ma anche i grandi club stranieri a volte steccano: il talentuoso bomber di Rosario ha passato due anni nella cantera del Barca che l’ha lasciato partire. Un po’ come e’ accaduto a Nicola Sansone, 21 anni, l’italiano di Monaco che il Bayern ha lasciato andare al Parma, o a Paul Pogba (20), il franco-senegalese che il Lione ha fatto esordire in Champions ma che e’ finito alla Juve per la gioia di Conte (4 gol e un talento da predestinato).

Alcuni sono gia’ campioni consolidati tanto che Stefan Jovetic a 23 anni e’ il ‘nonno’ della nuova nidiata: Stefan El Shaarawy, savonese 21/enne, insegue Cavani con 15 gol nella classifica dei cannonieri; Erik Lamela, talento intermittente della Roma classe ’92, e’ a quota 10. Nel turno di ieri a brindare al gol sono stati anche Pasquato, Tachtsidis, Gabbiadini, Castro, Obiang, Muriel e Paloschi. Il colombiano dell’Udinese, 21 anni e 4 gol, si giova degli assist di Di Natale e vuole diventare l’erede di Sanchez; Paloschi, classe ’90 ex e’ milanista, e’ a quota 7 col Chievo. Ad avviare un rinnovamento, pur tra alterne vicende, sono state in particolare Milan e Roma. I rossoneri oltre al Faraone hanno lanciato il 18/enne centrocampista franco-senegalese M’Baye Niang, mentre sono tornati in panchina Bojan, dopo qualche lampo episodico, e il difensore de Sciglio.

Tra tante zone d'ombra un merito di Zeman e’ quello di avere lanciato Florenzi, valorizzato Lamela e puntato forte sul 18/enne difensore brasiliano Marquinhos, ora ai box per infortunio, mentre trova spazio ma e’ in una fase non eccelsa Miralem Pjanic. Il Parma di Donadoni oltre a Sansone si giova delle grandi potenzialita’ di Ishak Belfodil, 21 anni, attaccante algerino naturalizzato francese che il Lione ha lasciato agli emiliani e che sara’ un altro degli uomini mercato estivi. Nel Pescara seppellito di gol a Marassi il migliore in campo e’ stato il portiere Perin, 21 anni, considerato un talento emergente in un ruolo cosi’ delicato.

Ne sanno qualcosa il fiorentino Neto e il romanista Goicoechea che, in squadre con obiettivi piu’ importanti, vanno incontro a molte stecche. Ma ai giovani, anche quelli piu’ dotati, va concessa la possibilita’ di sbagliare. Lo dimostra la stagione in chiaroscuro per i tre ex beniamini di Zeman al Pescara, big del mercato estivo : Verratti e’ comunque protagonista al Psg, Insigne viene utilizzato col contagocce dal Napoli, Immobile risente della crisi del Genoa. Ma i club italiani hanno capito l’antifona: per tornare ad essere competitivi , non potendo rivolgersi ai top players, devono tornare a scoprire e valorizzare i talenti. A giovarsene sara’ anche la nazionale che infatti e’ vice-campione d’Europa e da dicembre e’ salita al 4/o posto del ranking Fifa.

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