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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Contrattopoli, presto rogatorie internazionali. Si indaga anche in Argentina

Anche in Argentina, così come in Italia, alcune società del calcio sono nel mirino della giustizia: nell'ambito di un'ampia inchiesta avviata mesi fa su presunte irregolarità nella vendita di giocatori

I documenti acquisiti ieri dalla Guardia di Finanza presso 41 società di calcio di serie A, B e Lega Pro (tra queste tulle le squadre della massima serie tranne Cagliari e Bologna) sono all'esame degli inquirenti della procura di Napoli che stanno indagando su una serie di presunte irregolarità: in particolare, violazioni delle norme fiscali che sarebbero avvenute sullo sfondo delle compravendite di calciatori. L'attenzione è concentrata soprattutto sui compensi erogati agli agenti dei giocatori. 


Il pool coordinato dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo e composto dai pm Antonello Ardituro, Stefano Capuano, Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri, affiderà a una società di esperti, che affiancheranno gli investigatori del Nucleo di polizia tributaria della Gdf, l'esame di contratti e bilanci. Si tratta di consulenti della Pricewaterhouse, la stessa società che ha coadiuvato gli inquirenti del crac Parmalat, che dovrà esaminare in particolare le operazioni all'estero. Da indiscrezioni raccolte pare che l'inchiesta - che al momento conterrebbe otto indagati - è concentrata soprattutto sull'attività del procuratore argentino Alejandro Mazzoni e, su Alessandro Moggi, in rapporti di stretta collaborazione con il collega argentino per quanto riguarda la gestione di calciatori sudamericani. 

Non si esclude che i magistrati della procura di Napoli estenderanno nei prossimi giorni indagini all'estero attraverso rogatorie internazionali. Gli accertamenti riguarderanno anche le modalità di pagamento ai procuratori dei calciatori nelle quali si ravviserebbero ipotesi di frodi fiscali. Nel fascicolo della procura partenopea sono ipotizzati vari reati che vanno dall'associazione per delinquere all'evasione fiscale internazionale, fatture false e riciclaggio. Finora sono una cinquantina i contratti su cui si è concentrata l'attenzione degli investigatori, ma tutto lascia ritenere che il numero sia destinato a crescere con gli sviluppi degli accertamenti che avrebbero messo comunque già in luce un fenomeno diffuso di irregolarità. 

Si lavora sui trasferimenti e le intermediazioni dei loro agenti, e sul fenomeno delle operazioni finanziarie in altri paesi che vanno sotto il nome di estero-vestizioni, nonchè sulle transazioni tra società con finalità "spalma debiti" fino all'attività di 'scouting' e alla gestione dei diritti di immagine e di quelli televisivi. Ieri sera in un comunicato la Lega A ha escluso un coinvolgimento diretto delle società precisando che l'indagine riguarda l'operato dei procuratori. Si vedrà solo con il prosieguo delle indagini se le società resteranno fuori dall'inchiesta o se emergeranno responsabilità anche a carico dei club. 

Anche in Argentina, così come in Italia, alcune società del calcio sono nel mirino della giustizia: nell'ambito di un'ampia inchiesta avviata mesi fa su presunte irregolarità nella vendita di giocatori, gli investigatori hanno perquisito oggi le sedi di due importanti club di Buenos Aires, l'Argentinos Juniors e il San Lorenzo. Al centro dell'inchiesta, coordinata dal giudice Norberto Oyarbide, le operazione di vendita di numerosi giocatori, precisano i media, ricordando che le operazioni relative al presunto riciclaggio di soldi avrebbero anche 'ramificazioni internazionali'. 

Le indagini degli uomini della 'Divisione inchieste organismi criminalì (Difoc) della polizia federale di Buenos Aires hanno portato a circa 130 perquisizioni in diversi uffici e stabilimenti, tra i quali quelli della Federcalcio e di numerosi club della Serie A. Nel mirino ci sono soprattutto i movimenti di fondi in società a Panama, Cile e Uruguay, da dove a loro volta partivano soldi destinati in Usa, Svizzera e Hong Kong.

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