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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Il gioco d'azzardo è una piaga": polemica contro lo sponsor degli azzurri

Intralot, brand leader del betting, sarà premium sponsor delle nazionali italiane di calcio fino al 2018. "Non è compatibile con la battaglia contro il gioco d’azzardo illegale" protestano due senatori del Pd. Tavecchio: "E' una partnership incentrata sui valori della legalità"

Intralot, un gigante nel settore delle scommesse, è tra gli sponsor della nazionale italiana di calcio. L'annuncio dell'accordo raggiunto fino al 2018 sta facendo discutere. Molti quotidiani oggi criticano pesantemente la scelta "inconcepibile" di uno sponsor "vietato ai minori".

LA SPONSORIZZAZIONE - Intralot, brand leader nel mondo del betting e società del Gruppo Gamenet, uno dei maggiori concessionari di gioco in Italia, sarà premium sponsor delle nazionali italiane di calcio fino a tutto il 2018.  Lo sponsor sarà visibile negli allenamenti (e nei pre e dopo-partita) ed entrerà in campo con tutte le maglie azzurre disponibili: dall’Under 15 alla Nazionale maggiore. Ragazzi di 15, 16, 17 anni vengono così accostati al sito di Intralot. Carlo Tavecchio, presidente federale, ha presentato la partnership come la base di un progetto culturale per veicolare il gioco consapevole e responsabile: "E' una partnership incentrata sui valori - ha spiegato - visto che una parte fondamentale dell'accordo prevede l'impegno in attività sociali, rafforzando così il lavoro della Federcalcio nella promozione della cultura della legalità e per la diffusione di comportamenti consapevoli all'interno del mondo del calcio".

LA PROTESTA DEI SENATORI - "Le nostre Nazionali di calcio rappresentano valori di tutt'altro tenore e per questo Figc deve al più presto tornare sui propri passi" protestano due senatori del Pd, Franco Mirabelli e Stefano Vaccari, rispettivamente capogruppo del Pd in Commissione Antimafia, nonché primo firmatario del ddl di riordino dei giochi, e responsabile del comitato della stessa commissione sul gioco legale e illegale. il direttore generale della Figc Michele Uva ha motivato la decisione con l’affinità di valori con Intralot, sottolineando l’intenzione di creare un percorso socio-educativo per combattere la ludopatia. Dal nostro punto di vista, è come allearsi con il lupo per educarlo a non mangiare Cappuccetto Rosso. Intralot è una multinazionale di scommesse non solo calcistiche e giochi anche d’azzardo online, ha come obiettivo quello di accrescere il numero dei giocatori e il giro di tutti i giochi che fornisce. Inoltre l’azienda si è da poco fusa con Gamenet, una società che di fatto gestisce in quota maggioritaria il gioco d’azzardo legale in Italia, ma che è anche stata oggetto di inchieste in materia di gioco illegale e antiriciclaggio”.

"BATTAGLIA CONTRO GIOCO D'AZZARDO" - “L’associazione di questi marchi con le nostre Nazionali non è compatibile con la battaglia contro il gioco d’azzardo illegale, il contenimento del gioco d’azzardo legale, il contrasto delle dipendenze che lo Stato persegue”, dichiarano ancora. “Inoltre la scelta, vista la penetrazione mediatica della nostra nazionale di calcio, è in evidente contraddizione con la proibizione della pubblicità sui giochi in Tv. Le nostre Nazionali di calcio rappresentano valori di tutt’altro tenore e per questo Figc – concludono i senatori dem – deve al più presto tornare sui propri passi”.

Le firme contro l'azzardo | Foto Infophoto

LA PAROLA A INTRALOT - "Crediamo molto in questa collaborazione" afferma Guglielmo Angelozzi, amministratore delegato del Gruppo Gamenet. "Sostenendo gli Azzurri puntiamo a ribadire, innanzi tutto, il nostro orgoglio di essere italiani e la nostra vicinanza al mondo dello sport e del calcio, di cui la Nazionale rappresenta senza dubbio la massima espressione. Lo sport e il calcio sono per tutti un terreno di incontro e di dialogo ed un’occasione per affermare ogni giorno i valori che, come gruppo, condividiamo con gli Azzurri: spirito di squadra, onestà, responsabilità, rispetto e ricerca dell’eccellenza".

"SCIOGLIERE L'ACCORDO" - Avvenire si augura che l'accordo con Intralot venga sciolto quanto prima.  "Non sappiamo, e non vogliamo neanche immaginare, con quanti e quali lacci e lacciuoli sia stata stretta l’intesa tra la Federcalcio e Intralot, lo sponsor "vietato ai minori", ma vogliamo credere che possa essere sciolta. Anzi, sappiamo che deve essere sciolta. Con tutta la possibile rapidità".

COSA SUCCEDE ALL'ESTERO - In passato molte squadre italiane hanno avuto società di scommesse come main sponsor (quello sulle magliette) e se si va all'estero l'impatto economico di tali gruppi nel mondo del calcio è ancora più evidente. In Premier League la fanno "da padrone" gli sponsor legati al settore delle scommesse con ben 10 accordi sottoscritti per la stagione 2016-2017 con Bournemouth, Burnley, Crystal Palace, Hull City, Stoke City, Sunderland, Swansea, Watford, Wba, West Ham. Una strada senza ritorno? Oppure un passo indietro è ancora possibile?

CALCIO E SCOMMESSE: LA SPONSORIZZAZIONE DELLA DISCORDIA

12-3-16

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