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Sabato, 20 Aprile 2024
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Italia, Prandelli pensa al Mondiale. Allegri o Zaccheroni per il futuro

Dopo la Spagna appuntamento per decidere su panchina Italia

Sarà marzo il mese decisivo, per Cesare Prandelli e per il mondiale dell'Italia. "Pensare troppo presto a quel che ci aspetta rischia di metterci l'ansia: preoccupazioni non ne ho, se non gli infortuni", ha detto il commissario tecnico al premio 'L'altropallone' a Milano. Il riferimento è a Giuseppe Rossi: "Spero di recuperarlo, perchè nel suo ruolo è un giocatore unico". 

Servirà ancora qualche settimana per conoscere la diagnosi definitiva del professor Steadman, negli Stati Uniti. E un verdetto più sicuro sulle possibilità di recupero dell'attaccante entro l'inizio del Mondiale potrebbe così coincidere con l'appuntamento per sciogliere i nodi sul futuro della panchina azzurra. "Ci siamo detti che si andrà al Mondiale con le idee chiare, e marzo sarà il mese giusto", ha spiegato sempre a Milano Demetrio Albertini, presidente del Club Italia. 

In effetti, l'appuntamento con il presidente federale Giancarlo Abete è già fissato, subito dopo l'amichevole di Madrid del 5 marzo. Contro la Spagna sarà l'ultimo appuntamento azzurro prima del ritiro per i Mondiali - se non si tiene conto dello stage di preparazione fisica chiesto per inizio maggio -, poi subito dopo Abete e Prandelli si siederanno per parlare del contratto che scande a fine Mondiale. Ci sono sirene estere per il ct, Tottenham in testa, un suo prolungamento è molto improbabile. 

Le alternative sono Allegri o Zaccheroni. "È un grande allenatore - ha detto Prandelli dell'ex milanista, quasi fosse un'investitura - ma dobbiamo ancora decidere cosa fare. Certamente lo faremo prima del Mondiale. Non ho mai nascosto la mia voglia di allenare un club, ma ho grande amore per la Nazionale e abbiamo davanti un impegno meraviglioso". 

Nel quale oltre a Rossi l'Italia avrà l'incognita attaccanti. "Balotelli va non dico aiutato, ma capito - le parole di Prandelli dopo il gesto di reazione dell'attaccante Milan a Cagliari, contro i tifosi sardi che lo insultavano con cori razzisti - È una persona profondamente buona: con lui serve tanto amore, imparerà. È vincolato alle sue emozioni, ma sono sicuro che con Seedorf tireremo fuori il meglio di questo ragazzo". 

Il vero bad boy, insomma, è un altro. "Osvaldo? Il codice etico si applica quando il club non lo fa, e il Southampton è intervenuto". Insomma, la rissa con un compagno in Premier non costerà il posto in azzurro all'italo-argentino. Anche perchè se fosse diversamente, in attacco l'Italia avrebbe qualche problema di assortimento in più. 

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