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Venerdì, 29 Marzo 2024
Calcio

Italia, gli 8 oriundi candidati a una maglia per il mondiale

Sono in otto ad avere questo desiderio, anche se, ovviamente, alcune candidature non sono proprio 'realistiche'

Possiamo chiamarli gli Internazionali d'Italia. Sono i cosiddetti oriundi, quelli che non sono nati in Italia, ma sono ormai italiani e possono quindi correre per la maglia della nostra nazionale. Sono in otto ad avere questo desiderio, anche se, ovviamente, alcune candidature non sono proprio 'realistiche'.


8. Jonathan (Inter)
 
Ebbene sì, Jonathan può essere convocato da Prandelli. L'esterno dell'Inter, lo scorso anno, è stato uno dei giocatori più discussi del nostro campionato, ma quest'anno si è riscattato, alzando nettamente l'asticella del suo rendimento. Naturalmente, l'essere diventato un giocatore accettabile non significa meritare la nazionale. Lui, però, si è candidato, dicendosi pronto in caso di chiamata di Prandelli e confessando di sperare in una chiamata. A essere sinceri, convocare Jonathan, significherebbe andare in Brasile in una situazione tutt'altro che invidiabile. 

7. Ezequiel Schelotto (Parma)

Un altro oriundo convocabile, ma che possiamo escludere senza timore di smentita di rivedere in azzurro, è Ezequiel Schelotto. Lui, come si può capire dal verbo utilizzato, in nazionale ha già esordito, il 15 agosto 2012 nella partita amichevole, giocata a Berna, persa per 1-2 contro l'Inghilterra, subentrando all'86'. Messosi in luca all'Atalanta, ha poi faticato all'Inter prima ed al Sassuolo poi. Ora è al Parma, dove è riuscito a segnare un gol, ma non fa certo parte della formazione titolare. 

6. Amauri (Parma)
 
Altro giocatore del Parma oriundo. Parliamo di Amauri, italo-brasiliano che un tempo poteva essere un'arma in più della nostra nazionale, ma si è poi rivelato una semplice meteora. Ha esordito con la maglia azzurra contro la Costa d'Avorio, in occasione della sfida persa per 1-0 dagli uomini di Prandelli, giocando 59 minuti, prima di lasciare il posto a Fabio Quagliarella. Poi, è sparito dai radar azzurri, a causa di un declino inarrestabile.

A suo tempo ci furono varie scuole di pensiero riguardo la sua convocazione. L'anno prima, infatti, Dunga lo convocò in nazionale, ma la Juventus gli negò il permesso. Lui accettò la decisione della società, ma ribadì di volere solo la Seleçao. Questa volontà venne tirata fuori quando il suo nome venne accostato a quello dell'Italia, ma l'attaccante cercò di scacciare tutte le voci con queste parole: "Non ho scelto la cittadinanza italiana, dunque la vostra Nazionale, perché non sarei mai stato convocato nel Brasile. Mi avevano chiamato, ma io mi sento calcisticamente italiano. E i miei figli sono nati qui".

5. Gabriel Paletta (Parma)
 
Chiudiamo il tris di oriundi del Parma con Gabriel Paletta, argentino di origini calabresi che Prandelli sembra intenzionato a convocare in vista dell'amichevole contro la Spagna. Il difensore dopo un impatto non felice con il nostro campionato, è cresciuto partita dopo partita, conquistando tutti ed attirando l'attenzione di molti grandi club.

Classe 1986, potrebbe finalmente esordire in nazionale, con l'obiettivo di ritagliarsi un posto per il mondiale. Eventualità che va considerata, perché Ranocchia ha perso il posto da titolare a causa di cattive prestazioni, Astori va a corrente alternata e Ogbonna trova sempre meno spazio, ovviamente.

4. Romulo (Verona)
 
 
Un nome che nessuno avrebbe immaginato di valutare, qualche tempo fa. Se le candidature di Jonathan e Schelotto sono irricevibili, quella di Romulo non fa storcere così tanto il naso. Certo, è improbabile che Prandelli trovi spazio per lui, ma per ciò che sta facendo vedere, il classe 92 in prestito al Verona dalla Fiorentina, va monitorato. Nell'immediato, magari, non può trovare posto, ma in futuro chissà. Questa stagione è costantemente tra i migliori.

3. Jorginho (Napoli)
 
E' italo-brasiliano anche Jorginho, il neoacquisto del Napoli, che ha mostrato tutte le sue straordinarie qualità con la maglia del Verona. Anche il Brasile ha messo gli occhi su di lui, e la sensazione è che, prima o poi, una delle due nazionali lo chiamerà. Tutte e due, però, hanno non pochi giocatori a disposizione in quel ruolo. In Italia, oltre a Pirlo, c'è anche Verratti, anche se una coppia di centrocampo composta dal giocatore del Napoli e da quello del PSG non sarebbe certo male. 

2. Pablo Daniel Osvaldo (Juventus)
 
Con l'arrivo alla Juventus è tornato in auge anche il nome di Osvaldo. L'attaccante, in prestito ai bianconeri dal Sotuhampton, piace da sempre a Prandelli, e se dovesse confermare quanto di buono fatto in questo inizio, una convocazione ai mondiali, vista anche la penuria di attaccanti che sta attanagliando la nostra nazionale, non è da escludere. Lui, del gruppo, fa già parte a pieno titolo. E' ormai italiano. In nazionale ha collezionato 12 presenze e realizzato 4 gol (contro la Danimarca e l'Armenia, e due contro la Bulgaria, tutti nelle Qualificazioni per il prossimo mondiale).

1. Thiago Motta (PSG)
 
Quasi certo della convocazione Thiago Motta, anche se la certezza assoluta non esiste. L'ex interista, ora titolare al Paris Saint Germain, è un elemento sempre presente nella rosa di Prandelli, tanto che ormai quasi nessuno ricorda più le sue origini straniere. Con la maglia azzurra ha collezionato 18 presenze ed un gol, oltre a una medaglia d'argento agli Europei del 2012, dove l'Italia, come tutti ricordiamo, ha ben figurato, ma è stata schiantata in finale dalla Spagna, con un nettissimo 4-0.


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