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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Under 21, Mangia: "Contro la Svezia ci giochiamo due anni di lavoro"

Una brutta notizia per Mangia. Borini ha evidenziato una pregressa frattura dello scafoide del piede destro

Due anni di lavoro in due partite. L'Under 21 di Devis Mangia si gioca con la Svezia una qualificazione all'Europeo 2013 che avrebbe ampiamente già meritato, a guardare la condotta nel girone. E proprio ora per il tecnico arrivano i primi impegni senza appello. All'Italia mancava solo un punto per l'accesso ai playoff, quando Ciro Ferrara decise di accettare la chiamata della Samp. Un punto 'facile', preso nel 7-0 inflitto al Liechtenstein. 
 
Poi il crollo di Casarano: squadra con molte novità ed azzurrini travolti 4-2 dall'Irlanda, unica sconfitta delle qualificazioni. Indolore per la classifica, non per il morale. In precedenza c'era stata l'amichevole ferragostana in casa dell'Olanda, la 'primà di Mangia in panchina, ed un convincente 0-3. Con una squadra nei nomi e negli schemi ancora molto 'figlia' di Ferrara. Domani e martedì 16 (a Kalmar) c'è in palio uno dei sette posti per Israele, e Mangia dovrà guadagnarselo dando la 'sua' impronta alla squadra. "Le partite sono tutte importanti, ma ora la tensione è in salita - riconosce il tecnico -. Siamo alla vigilia di due impegni decisivi. Quale Italia vorrei? Quella vista in Olanda, naturalmente. Ma ogni occasione deve essere motivo di crescita, soprattutto a questa età. Però io vorrei viverli per quello che sono, due incontri di calcio. Da affrontare con grande concentrazione, consapevoli delle difficoltà, anche convinti però di poter fare bene e di avere le qualità giuste. Spero vengano in tanti a vederci, mi piacerebbe far divertire il pubblico di Pescara". 
 
Lorenzo Insigne è stato lasciato all'Under dal ct Prandelli per l'assalto alla Svezia. Mangia chiede di "non caricarlo di troppe responsabilità. Deve giocare per la squadra, non per dimostrare qualcosa". A Pescara c'è anche Fabio Borini, ma la tac ha rivelato una vecchia frattura allo scafoide del piede destro, che gli impedirà di partecipare ad entrambi gli incontri. Il gruppo è cambiato rispetto a quella che si è qualificato, un pò per scelte tecniche o infortuni, un pò perchè ci sono calciatori che sono «entrati in un'orbita diversa», come El Shaarawy, Verratti, Destro. "Ma io sono contento, perchè uno dei nostri obiettivi è dare giocatori alla nazionale maggiore. Quelli che ho qui adesso hanno caratteristiche diverse, ma sono complementari. Comunque non mi sentirete mai dire 'se avessi Tizio o Caio".
 
Gli scandinavi, pur non essendo teste di serie, hanno vinto il loro girone. "Sono una buona squadra. Ordinata, concreta, che concede pochi spazi. Lasciano un pò di campo all'inizio dell'azione - li descrive Mangia - e poi fanno molto pressing a centrocampo. Sono forti fisicamente e quindi dovremo fare attenzione sulle palle inattive". La Svezia è una formazione multietnica, sul tipo della Germania di Loew. Assente Mervan Celik (del Pescara, passaporto svedese e turco) per squalifica, il realizzatore più pericoloso è Mikael Ishak (papà siriano, attaccante del Colonia). A centrocampo il tecnico Hakan Ericson predilige Ajdarevic (kosovaro di Pristina) e Hamad (azero di Baku). In questi giorni di ritiro pescarese ha lavorato molto sugli schemi difensivi. L'obiettivo è reggere il prevedibile urto azzurro limitando al minimo i danni, per poi giocarsi tutto nell'incontro casalingo.

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