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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Italia,in Figc il giorno del giudizio: Ventura esonerato, Tavecchio resta

Il commissario tecnico 'paga' la mancata qualificazione ai Mondiali e lascia il posto di allenatore della Nazionale. Resta al suo posto invece il numero uno della Figc

Gian Piero Ventura non è più il commissario tecnico della Nazionale italiana. Dopo la sconfitta con la Svezia, costata all'Italia la partecipazione ai prossimi Mondiali, è arrivato l'esonero che tutto il popolo italiano chiedeva dopo la debacle di San Siro. Invece resta al suo posto Tavecchio, che ha conservato il ruolo di numero uno della Figc. Sono queste le due notizie principali arrivate al termine della riunione dei vertici federali tenutasi a Roma e durata più di due ore. Insieme a Ventura lascia anche il direttore generale della Figc Michele Uva: “Il mio percorso è concluso”.

La decisione è stata presa nel corso della riunione convocata dal presidente della Figc Carlo Tavecchio, alla quale hanno preso parte i Presidenti delle componenti federali Gravina, Nicchi, Sibilia, Tommasi e Ulivieri, è stato avviato un confronto a seguito della mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Russia 2018.

“Come primo punto all’ordine del giorno – si legge nel comunicato Federale – Tavecchio ha comunicato la scelta sulla guida tecnica azzurra e, a far data da oggi, Gian Piero Ventura non è più il Commissario Tecnico della Nazionale. Il Presidente federale ha informato altresì i rappresentanti delle componenti, che ne hanno preso atto, della sua indisponibilità a rimettere il mandato per assumersi la responsabilità di sottoporre al Consiglio Federale di prossima convocazione una serie di proposte sulle quali i consiglieri saranno chiamati ad esprimersi”.

Tommasi polemico

Chi è uscito in anticipo dal vertice è Damiano Tommasi, presidente dell’AssoCalciatori: “L’unica cosa che volevamo sentirci dire era che si ripartisse da zero, con nuove elezioni. Il presidente federale ha detto che non si dimette, gli altri non han preso una posizione. Per noi… se questa non è la premessa è difficile pensare ad altro. Io volevo sentire solo questo, dovevamo partire con progetti pluriennali ma queste cose non le ho sentite”. “Le dimissioni sono cose personali, vedremo per il prossimo consiglio federale. Per quanto ci riguarda dobbiamo passare per elezioni, stiamo parlando a troppe ore di distanza dalle partite. Credo sia la normalità e il minimo della responsabilità, come consiglio federale credo che le cariche debbano essere azzerate. Ognuno di noi ha un’idea personale per il cambiamento. Credo che il calcio italiano abbia bisogno di altro”.

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Gravina: “Dimissioni di Tavecchio sarebbero state un rischio”

 “Con le dimissioni di Tavecchio ci sarebbe il rischio di vuoto di potere altissimo”. Parola del presidente di Lega Pro Gabriele Gravina, intervenuto a Tutti Convocati su Radio 24: “La decisione la lascio a Tavecchio, io mi riserverò nella sede opportuna di esprimere la mia posizione politica, certo non è una posizione non critica per tutto quello che è successo, ma devo anche valutare quali sono i rischi di un vuoto di potere in un momento in cui oggi non ci sono ancora fra l’altro due leghe professionistiche, che sono le più importanti in Italia, che non hanno una governance. È un rischio altissimo, da valutare con molta attenzione, valutando sia i pro che i contro.”

Gravina ha poi aggiunto: “Sottolineo ancora una volta che la mia è una posizione sicuramente critica, perché lo è stata prima dell’elezione, lo è stata durante la gestione e lo sarà ancora di più un domani in cui io non dovessi avere un argomento reale e concreto di una rivoluzione generale. Negli ultimi tempi Tavecchio ha dimostrato un equilibrio importante. Sotto il profilo tecnico io non me la sento, sono stato presidente di una squadra di calcio, non posso pensare quando sono retrocesso di poter meritare l’esonero a livello ambientale. Per questo cerco di spostare un attimo l’attenzione. In questo momento io credo che sia necessario un atto di responsabilità da parte del presidente federale, ma credo che sia altrettanto responsabile da parte di tutte le componenti cominciare a ragionare con una logica che non è più la logica molecolare nel coltivare il proprio orticello ma nel valorizzare al meglio quelle che sono le reali risorse del calcio italiano”.

Nicchi: “Siamo per il calcio italiano, non per Tavecchio”

Al termine della riunione in Figc dove si è deciso per l’esonero di Ventura e delle mancate dimissioni di Tavecchio, Marcello Nicchi, presidente degli arbitri ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Il tutto è simile a quello che ho già detto prima di entrare, ci sono state comunicate due cose, la prima è che Ventura è sollevato dall’incarico e la seconda che il presidente Tavecchio non ha intenzione di dimettersi. Tutto è stato rimandato al Consiglio Federale dove verrà esposto un programma, i consiglieri esamineranno il tutto”. Poi gli viene chiesto se la federazione arbitri è per Tavecchio, Nicchi risponde: “Noi siamo per il calcio italiano”.

Gli scenari futuri

Al momento non è ancora chiaro quale sia il profilo del nuovo ct. Tavecchio sogna di portare in azzurro Ancelotti, attualmente libero dopo il licenziamento da parte del Bayern Monaco. Ma l'ex tecnico di Milan, Chelsea e Psg ha già detto di volersi prendere un periodo di riposo per decidere il suo futuro. Un mister del livello di Ancelotti sarebbe un 'toccasana' per la Nazionale e i suoi tifosi, al momento in preda alla delusione per la mancata partecipazione ai Mondiali in Russia della prossima estate. Gli altri nomi sulla lista sono Allegri e Conte, per cui si tratterebbe di un ritorno. Due situazioni da monitorare, ma al momento difficili, visto che entrambi sono sotto contratto con i rispettivi club. Da non sottovalutare l'ipotesi Mancini, uomo con esperienza in campo europeo e attualmente senza datore di lavoro. Ultima ipotesi da non scartare sarebbe quella di Luigi Di Biagio, che ha fatto molto bene alla guida della Nazionale under 21 e potrebbe valorizzare al meglio i giovani italiani in vista dell'Europeo del 2020.

Il prossimo consiglio federale

La data del prossimo Consiglio Federale dovrebbe essere il prossimo 28 novembre. In quella data Carlo Tavecchio presenterà la sua proposta ai vertici federali dove presenterà il suo programma e proporrà il nome del nuovo ct dell’Italia che verrà valutato e in base a quello si voterà sul rinnovo della sua fiducia.

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