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Venerdì, 19 Aprile 2024
Indagini in corso / Turchia

Julia Ituma, la pallavolista 18enne morta cadendo dal sesto piano: la verità nel cellulare?

Attesi per oggi i risultati dell'autopsia, che daranno le prime risposte. La mamma di "Titu" è in Turchia

Sono attesi per oggi, venerdì 14 aprile, gli esiti dell'autopsia su Julia Ituma, la pallavolista italiana di 18 anni - nata a Milano da genitori nigeriani - trovata morta giovedì mattina fuori da un hotel di Istanbul dopo una caduta dal sesto piano. Proprio nella città turca poche ore prima la pallavolista aveva giocato i quarti di Champions con la sua Igor volley Novara, perdendo 3-0 contro l'Eczacibasi Istanbul. I risultati delle analisi sul corpo della 18enne forniranno le prime risposte al mistero e probabilmente indirizzeranno il corso delle indagini. Le autorità turche, stando a quanto finora riferito dai media locali, sembrano propendere per il gesto volontario, in base anche alle immagini delle telecamere di sorveglianza dell'albergo che mostrano la ragazza vagare per i corridoi in stato d'agitazione.

Nel video si vede Julia mentre cammina da sola lungo un corridoio dell'albergo. Prima parla al telefono, poi si siede per terra, dove resta per quasi un'ora, e infine rientra nella sua stanza, condivisa con la compagna di squadra Lucia Varela Gomez, che ha spiegato di avere parlato con lei prima di addormentarsi, senza rendersi conto di niente. La polizia turca sta indagando sulle ultime ore di Julia Ituma e sta esaminando i tabulati telefonici. Secondo quanto si sa finora, Julia è caduta dalla finestra della sua stanza alle 4.31 italiane. Il filmato di sorveglianza dell'hotel diffuso giovedì pomeriggio ritrae la pallavolista durante la serata di mercoledì, proprio con il telefono tra le mani. E nel cellulare potrebbe esserci parte della verità.

Giovedì, in serata, a Istanbul è arrivata anche la madre di "Titu", come tutti chiamavano la 18enne. Accompagnata dalla sorella, zia della ragazza, la donna ha raggiunto l'hotel dove soggiornava la squadra dell'Igor Novara, accolta dalla console italiana e dai due componenti del club rimasti nella metropoli turca, il direttore sportivo e uno dei medici sociali. Venerdì le familiari saranno accompagnate all'istituto di medicina legale, dove la salma di Julia si trova per determinare la causa esatta della morte, come previsto dagli inquirenti che seguono il caso.

Sempre nella serata di giovedì le compagne di squadra della Ituma sono arrivate a Malpensa. Le giocatrici e lo staff hanno lasciato l'aeroporto usufruendo dell'assistenza speciale, evitando le uscite principali. La squadra è sbarcata al terminal 1 con un'ora di ritardo. Le pallavoliste erano attese dal personale aeroportuale e della società, per essere scortate sul bus, lontano da telecamere e cronisti. Gli altri passeggeri che hanno volato con loro hanno detto di averle viste sparire dietro una porta, in silenzio, appena sbarcate.

Nata a Milano da genitori nigeriani, alta 1 metro e 92 centimetri, Julia Ituma era considerata un talento emergente. Giocava nel ruolo di opposto. Era alla prima stagione con la squadra novarese, dopo essere uscita dal Club Italia. Con le giovanili aveva vinto l'Eyof e l'Europeo Under 19 femminile e aveva davanti a sé un futuro più che promettente. 

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