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Venerdì, 19 Aprile 2024
Serie A

Serie A, la Lega approva i criteri di ripartizione per i diritti tv 2012/15

Zamparini abbandona il tavolo: "Si sono spartiti il bottino"

Con 16 voti a favore, i due contrari di Palermo e Chievo, altrettanti astenuti (Fiorentina e Napoli), l'assemblea delle società di calcio di Serie A ha approvato i criteri di ripartizione dei diritti tv per il triennio 2012/15. "Si tratta di un passaggio di straordinaria importanza", ha commentato, alla fine della giornata, il presidente della Lega, Maurizio Beretta. "Si sono spartiti il bottino", aveva invece tuonato Maurizio Zamparini, abbandonando presto i lavori e annunciando la volontà di impugnare le decisioni.
 
"Con il criterio adottato qui - ha spiegato Zamparini - a Londra, dove ci sono 10 squadre, se fossero tutte in Premier League avrebbero 20 milioni di abitanti ciascuna, quindi un totale di 200 milioni di abitanti. Questa è la schifezza dell'Italia e del calcio italiano. Auguri, speriamo che il futuro cambi l'Italia e il calcio italiano".
 
Il presidente del Palermo ha chiarito di "non essere ovviamente contro Roma e Milano, nè Torino e Genova, ma contro una delibera che guarda solo al malloppo e per farlo ad esempio raddoppia i tifosi del Torino. Voi - ha continuato rivolto ai giornalisti - vivete in un Paese che è una schifezza e in un calcio che è una schifezza, questa Lega non esiste. Lo sport deve essere basato sui principi, è un valore e i giovani ci guardano con attenzione perchè noi dobbiamo esprimere dei valori e invece esprimiamo delle schifezze". 
 
E a chi ricordava che secondo indagini andate in prescrizione alcuni club in passato non avrebbero avuto i bilanci in regola per iscriversi al campionato, Zamparini ha tagliato corto: "Il passato è passato, pensiamo al futuro, tutta la merda che abbiamo in questo Paese cerchiamo di metterla via. Anche se si stabilisse che il Palermo con l'esclusione di quelle squadre avrebbe potuto raccogliere di più - ha concluso - sarebbe un'ulteriore fregatura, è meglio dimenticarsi e buonanotte".
 
"È stata risolta a monte una questione di vitale importanza che arriva alla fine di un processo che ha prima consentito di produrre risorse (con la vendita e gli accordi con le tv n.d.r.) e poi di trovare l'accordo per dividerle", ha aggiunto Beretta per nulla turbato dalla minaccia di impugnativa di Zamparini. Lo statuto della Lega di A, infatti, prevede che questa decisione debba essere presa con i 3/4 dei voti di maggioranza, un traguardo oggi raggiunto.
 
Per arrivare rapidamente a una soluzione si è scelto di utilizzare tutto il lavoro che era già stato fatto l'anno scorso mantenendo in pratica invariata tutta l'intelaiatura della ripartizione: oltre al 40% che la legge stabilisce debba essere diviso in parti uguali, si sono mantenute le percentuali del 5% per la popolazione, il 5% dei piazzamenti, il 15% della classifica degli ultimi 5 anni e il 10% che si riferisce alla tradizione storica. I margini di incremento saranno invece dedicati, per 17 milioni alla 'meritocrazia' cioè al piazzamento delle prime dieci in classifica e 30 milioni al rinforzo del cosiddetto paracadute, i soldi per le tre società che retrocedono.
 
L'assemblea ha infine deciso una simpatica iniziativa di promozione del calcio minore sul territorio: gli importi delle multe comminate del giudice sportivo (nella passata stagione circa un milione) saranno destinate in collaborazione con Tim e Csi, il centro sportivo italiano, a finanziare il calcio degli oratori.
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