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Venerdì, 29 Marzo 2024
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MotoGp, Lorenzo sul No alla Ducati: “Non volevo più correre”. La polemica su Twitter

Il maiorchino replica ad alcuni tweet polemici sulla sua decisione di non tornare a correre nella classe regina accettando l’offerta della Ducati. Spiega che non gli mancano le opzioni ma che preferisce fare il tester

"L'umiltà non vince i campionati, altrimenti ci sarebbero milioni di umili campioni. Non corro perché non ne ho più voglia, non perché non posso. Come tester mi sento felice, soddisfatto, mi prendono in considerazione e ho molto tempo libero. Cosa posso chiedere di più dalla vita"? Jorge Lorenzo risponde così su Twitter al tweet polemico di un utente.

Recentemente aveva svelato come la Ducati, attraverso Gigi dall'Igna, gli avesse fatto una proposta per tornare a correre in MotoGp. Il cinque volte campione del mondo, dopo aver accarezzato l'idea di tornare a gareggiare, ha preferito declinare l'offerta.

Nel suo tweet ha voluto puntualizzare come questa decisione l'abbia presa non perchè non ci sia stata la possibilità ma perchè è lui a non averne più voglia.

MotoGp: Lorenzo dice no al ritorno in Ducati, il motivo e la polemica su Twitter

Proprio la trattativa con il team di Borgo Panigale, nata anche dal rapporto di amicizia che vanta con Gigi dall’Igna, aveva inizialmente acceso nel rider spagnolo la scintilla per un ritorno. Ma, poi, ha capito quanto molti aspetti del mondo delle competizioni non facciano più parte della sua vita.

Anche Max Biaggi, suo grande amico, gli ha consigliato di non considerare soltanto quello che il cuore e l’istinto gli stavano suggerendo in quel momento. Il Corsaro Nero gli ha detto che per un ritorno in pista bisogna tenere presente anche un obbiettivo di alto livello, fissato a medio lungo termine, evitando di “provare un anno per poi andarsene l’anno dopo”.

Dopo tre titoli iridati in MotoGp, conquistati nel 2010, nel 2012 e nel 2015, Jorge Lorenzo, che ha nel suo score altri due titoli nelle classi minori, salvo clamorose decisioni in futuro, sembra proprio aver appeso il casco al chiodo. La vita del pilota nel massimo campionato motoristico su due ruote, fatta di adrenalina, lotta, competizione e tutto lo stress derivante dal gareggiare in giro per il mondo non fa più per lui.

Il suo obbiettivo è quello di continuare a fare soltanto il collaudatore magari proprio con la Yamaha. Rispondendo, sempre su Twitter, a chi lo accusa di aver saputo vincere soltanto con la casa di Iwata replica così: " Se non avessi gestito bene tutte le altre moto, non sarei arrivato alla Yamaha".

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