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Venerdì, 19 Aprile 2024

Marco Drogo

Web Editor

Il 'fascino del tramonto', perché Misano sarà sempre speciale

Non c’era nessun luogo al mondo che, come Misano, potesse celebrare meglio Valentino Rossi, mentre il suo addio diventa ogni giorno sempre più vicino.

Mancano cinque corse al ritiro del nove volte campione del mondo, più di 400 gare disputate nel Motomondiale, 115 vittorie, 235 podi. Due di queste si disputeranno proprio sul circuito dove Valentino ha cominciato a sognare, sin da adolescente, di diventare un pilota professionista. 

Per la gara in programma in questo weekend, dal 16 al 19 settembre, il Gran Premio di Rimini e della Riviera Romagnola e per l’appuntamento in programma dal 22 al 24 ottobre, il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, è previsto un vero e proprio esodo. I tifosi di Valentino, compatibilmente con la normativa anti-covid e con i limiti di capienza all’impianto giustamente imposti dalla legge per garantire la salute di tutti, arriveranno da tutta Italia e da mezza Europa. Sono attesi tanti tifosi, in particolare, da Germania, Francia, Austria e Slovenia.

Anche se i verdi prati di Misano saranno vuoti, a causa della normativa Covid, i fan di Rossi sono pronti a prendere posto sulle tribune. I membri del fan club si posizioneranno alla Brutapela, alla Brutapela Gold e alla Brutapela 2. Come sempre si faranno riconoscere per le loro coreografie e perché indosseranno la maglietta gialla con il numero 46. 

Quest’anno non sarà ovviamente permessa nessuna invasione di pista ma  cercheranno in tutti i modi di far sentire tutto il loro affetto verso il campione di Tavullia, la città natale di Rossi, vicinissima a Misano e ormai famosa in tutto il mondo. Ricorderanno gli anni ruggenti del Dottore, che sulla sua pista di casa ha vinto 3 volte, nel 2008, nel 2009 e nel 2014, quando interruppe un digiuno di 23 gare senza vittorie. 

A Tavullia ha anche sede il fan club ed è una tappa obbligatoria per chi vuole capire da dove è partito il mito di Rossi. Sulle orme della passione per le due ruote, trasmessa da papà Graziano, un buon pilota del Motomondiale dal 1977 al 1982, Valentino ha fatto molto di più: è riuscito a diventare un campione leggendario, che ha dato un contributo immenso alla trasformazione del motociclismo da sport di nicchia a sport globale.

Ha iniziato a vincere giovanissimo e ha smesso di correre più tardi che ha potuto, arrendendosi al tempo e decidendo di appendere il casco al chiodo quando ormai stava per diventare papà.

Dal 1996 al 2021 il numero 46 è sempre stato presente al via del Motomondiale. Un quarto di secolo a 300 all'ora riuscendo nel più grande obbiettivo che può aver un pilota. Ha vinto facendo innamorare i suoi tifosi e ha creato un grande seguito di appassionati alla Motogp in Italia e nel mondo.

Milioni di persone si sono fermate a seguire le sue gesta sportive, le sue battaglie con Capirossi, Biaggi, Gibernau, Stoner, Lorenzo, Marquez. 
Misano racconta questa passione e lo fa molto meglio rispetto ai freddi numeri. Dentro di sé ha il calore della Romagna e la passione dei tifosi, che ha radici molto lontane.

Le corse in questa parte d'Italia sono una vera e propria religione che risale agli inizi del ‘900. Il circuito ‘Marco Simoncelli’ di Misano sarà per sempre speciale. Un vero tifoso del motociclismo non potrà non provare più di un brivido pensando al Sic, a quanto di terribile e fatale è successo in Malesia e a quello che poteva essere. 

Intitolargli il circuito di Misano è stato un gesto bellissimo, soprattutto nei confronti della famiglia di questo campione nato nella vicinissima Coriano. La storia di Misano, come tutti i circuiti storici, ha dei momenti tristi.

Pensando al Curvone si tornerà sempre al brutto incidente che pose fine alla carriera di Wayne Rayney e a quello che pose fine alla vita di Shōya Tomizawa. 

Così come percorrendo via Daijirō Katō il pensiero andrà al valore umano e sportivo del giovane pilota giapponese che perse la vita nel Gran Premio del Giappone nel 2003 e che amava trascorrere Gran Parte dell’anno a Misano, la terra del suo mentore, il compianto Fausto Gresini. Sono tantissime le pagine liete e le bellissime domeniche in cui, a Misano, lo sport del 'motur' ha fatto festa.

Ora che l’idolo di casa e la sua marea gialla si apprestano, chiudendo un’epoca, a ritirarsi, una speranza al Motociclismo italiano l’ha data proprio Valentino. Grazie alla sua Academy VR46 ha coltivato il talento di Morbidelli e Bagnaia. Tanti anni fa ha portato a vivere vicino a Misano due giovanissimi piloti: il primo Morbidelli, proprio da questa gara a Misano, guiderà la Yamaha ufficiale, la sua moto nelle stagioni di gloria, il secondo è pilota ufficiale Ducati da questa stagione.

Mentre il numero 46 Valentino si sta preparando e ci ha preparato al fatto che percorrerà per le ultime volte la curva del Tramonto, sono loro i piloti a cui va il testimone. Misano sarà e rimarrà sempre speciale.
 

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