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Martedì, 16 Aprile 2024
MOTOGP

MotoGp Austin: i 5 'perchè-vedere' il Gran Premio delle Americhe

Sulla pista texana il quarto round della stagione. Una settimana dopo lo storico trionfo dell'Aprilia di Espargarò la stagione è pronta a offrire altre risposte

Non c’è tempo per godersi la storia. Domenica scorsa, 3 aprile, l’Aprilia ha conquistato a Termas de Rio Hondo il suo primo successo in MotoGp grazie alla vittoria di Aleix Espargarò. In questo mondo che corre a 300 all’ora, però, bisogna subito pensare alla gara successiva. Il calendario della MotoGp 2022 prevede il primo doppio appuntamento consecutivo della stagione. Dopo il Gran Premio d'Argentina della scorsa settimana, domenica 10 aprile ad Austin si corre il Gran Premio delle Americhe.

C’è molta attesa per questa corsa: vediamo insieme 5 temi-chiave.

MotoGp Austin: l'anteprima

1) Il ritorno di Marquez ad Austin dopo la diplopia

La prima notizia è che l’otto volte campione del mondo sarà in sella alla sua Honda nel Gran Premio delle Americhe. Il re di Austin, vincitore in sette edizioni su otto partecipazioni, non ha vinto su questa pista soltanto in un’occasione, quando è caduto mentre era comodamente in testa nel GP del 2019.

I problemi di diplopia, accusati dopo il brutto high-side nel warm-up del Gran Premio dell’Indonesia, sono stati superati. Marquez, che ha 11 punti contro i 45 del leader Espargarò, torna e lo fa sulla sua pista. Non vorrà sicuramente recitare il ruolo della comparsa.

2) Espargarò e l’Aprilia, l’effetto vittoria

Dopo la straordinaria affermazione nel Gran Premio dell’Argentina, Aleix Espargarò e l’Aprilia hanno raggiunto l’obiettivo per cui hanno lottato per anni, quello di rendere vincente in MotoGp la moto di Noale.

Ora, alla luce di questo incredibile risultato, il nuovo traguardo sarà quello di riuscire a disputare, pensando gara dopo gara, un campionato di vertice. Aleix Espargarò dopo 3 gare è sorprendentemente in testa al campionato con 45 punti. Il veterano e l’Aprilia stanno vivendo un sogno e ora devono riuscire anche in un compito altrettanto importante, quello di recuperare Maverick Vinales, riportandolo al più presto sul podio. Vincere aiuta a vincere.

3) Il duello Bastianini-Martin

Mentre Jack Miller appare sempre più lontano da una conferma in Ducati, aumentano i desideri di moto ufficiale da parte di due giovani arrembanti come Bastianini e Martin.

Il primo è stato protagonista di un incredibile prima gara in Qatar, dove ha trionfato con la Ducati del team Gresini, regalando una commovente vittoria al motociclismo italiano. Il secondo, dopo un avvio di campionato difficile e due zeri non meritati, è riuscito finalmente a mostrare il suo potenziale con un importantissimo secondo posto in Argentina.

Il loro futuro, complice la giovane età e il comune talento, è destinato a incrociarsi. Per il bene dello spettacolo i tifosi sperano arrivi presto il primo duello per le posizioni che contano.

4) I progressi di Bagnaia e delle Suzuki

Un punto nelle prime due gare era decisamente troppo poco per le ambizioni di Bagnaia, che lo scorso anno era stato autore di una bellissima rimonta in campionato e si era poi laureato vicecampione del mondo.

Il pilota torinese, soltanto 13esimo nelle qualifiche del Gp d’Argentina, in Argentina si è reso finalmente protagonista di una bella rimonta in gara, dimostrando che sta trovando il feeling con la sua Ducati. Il quinto posto è decisamente incoraggiante, proprio come il terzo posto di Alex Rins e il quarto di Joan Mir, i due piloti della Suzuki su cui appaiono i primi effetti della cura Livio Suppo. Da questi piloti, in particolare, si attendono conferme a livello di continuità nella gara texana.

5) Quartararo, come reagirà alla Yamaha

Nelle dichiarazioni della vigilia la pista di Austin è tra le preferite degli Yamahisti che sembrano però essere particolarmente consapevoli di quanto risulterà indigesta alla loro Yamaha.

Il campione del mondo Fabio Quartararo, soltanto ottavo e per questo comprensibilmente deluso al termine del Gran Premio d'Argentina, ha ricordato quanto sia stato per lui importante il secondo posto ottenuto qui un anno fa. 365 giorni dopo c’è un asfalto nuovo e un grande punto interrogativo su come andrà la Yamaha nel Gran Premio delle Americhe e se sarà in grado di rivaleggiare con l’agguerrita concorrenza.

La pista di Austin fornirà le risposte.

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