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Martedì, 23 Aprile 2024
Olimpiadi

Olimpiadi 2012, l'Italginnastica tifa le 'farfalle' e Vanessa Ferrari

La 'beffa' di Pechino non è ancora dimenticata, ma con tre titoli mondiali consecutivi stavolta l'obiettivo è uno solo. Le azzurre della ritmica restano il fiore di pregio della ricca spedizione ai Giochi dell'Italginnastica

Quattro anni fa a Pechino le 'farfalle' dell'Italginnastica chiusero tra le lacrime al quarto posto: Elisa Blanchi, Elisa Santoni, Anzhelika Savrayuk e le esordienti Romina Laurito, Marta Pagnini e Andreea Stefanescu, guidate da Emanuela Maccarani (alla sua quarta sfida a cinque cerchi), hanno lavorato tantissimo e puntano dritte all'oro. "Ho lavorato per preparare una squadra di campionesse", ha infatti ripetuto la Maccarani.
 
Ma la ginnastica a Londra non sarà solo la ritmica: se le speranze più ambiziose sono legate alle regine di funi e clavette, qualche chance c'è anche nell'artistica. Il nome su tutti è quello di Vanessa Ferrari: l'ex baby ginnasta adesso è cresciuta, a quasi 22 anni l'atleta lombarda è tornata in grande forma e dopo il flop a Pechino, che invece doveva consacrarla nell'Olimpo dopo l'oro mondiale nel 2006, sogna di chiudere in bellezza. 
 
L'addio alle gare potrebbe infatti non essere lontano, perchè reggere la concorrenza con la carica delle ragazzine quindicenni e ancora acerbe non è facile. Nel corpo libero Vanessa, quarta agli europei, ha buone chance di medaglia: torna a fare anche lo tsukahara avvitato sulla prima diagonale come un tempo. Spera possa bastare per tenere a bada le bimbe esplosive: su tutte Larisa Jordache, romena di 16 anni, che punta ai posti che contano.
 
Nella trave può dire la sua anche Carlotta Ferlito, catanese, classe '95 diventata anche un volto noto in tv da quando dal 2011 partecipa al Docu-reality di Mtv 'Ginnaste-Vite parallelè. Ha vinto tre medaglie ai Giochi giovanili e così dopo le Olimpiadi dei piccoli prova il brivido in quelle dei grandi. L'altra 'F' sicura di gareggiare nell'artistica è Erika Fasana: nel concorso a squadre l'Italia, terza in Europa, alle Olimpiadi può solo sperare di entrare in finale.
 
Tra i maschi le possibilità di podio si riducono al solo Matteo Morandi, che dopo due esperienze olimpiche all'ombra di compagni di Nazionale forti (ad Atene c'era Jury Chechi e a Pechino Coppolino arrivato quarto) stavolta agli anelli non può nascondersi. Adesso è tra i numeri uno della specialità, anche se per diventare il 'signore degli anellì la missione è ardua. In testa ci sono due cinesi e altrettanti russi, ma l'azzurro se la può giocare con il francese Samir Ait Said almeno per il bronzo. L'Italia spera: e se a Pechino c'erano tante aspettative per la conferma di Igor Cassina (olimpionico ad Atene) e sulla Ferrari, a Londra con meno pressioni il clan azzurro confida in qualche sorpresa, per far tornare la ginnastica dei tempi d'oro.

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