Camila Giorgi vola agli ottavi: "Mi sento bene e sto giocando un buon tennis"
L'azzurra ha battuto in due set (6-3, 6-1) Elena Vesnina e troverà la vincente della sfida fra Karolina Pliskova e Carla Suarez Navarro.
Un paio di game per entrare in partita, appena un po’ di più perché il servizio iniziasse a regalare sorrisi, poi per Camila Giorgi è stata una sfida tutta in discesa. Merito suo, che ha messo in serissima difficoltà Elena Vesnina impedendole di giocare e soprattutto di sfruttare i punti di forza. Ne è uscito un 6-3, 6-1 che la dice lunga sulla superiorità dell’italiana, brava soprattutto nel secondo set a travolgere un’avversaria incapace di reagire.
Con il successo odierno l’azzurra si è qualificata per gli ottavi di finale, dove troverà la vincente della sfida fra Karolina Pliskova e Carla Suarez Navarro.
"Non mi aspettavo una partita facile - spiega la Giorgi subito dopo aver festeggiato con il suo staff - ma ho giocato una buona gara. In avvio si trattava solamente di sistemare qualche dettaglio, sono riuscita a farlo e ne è uscita una vittoria meritata. Il servizio? Nel corso della gara è stato uno dei colpi migliori. Complessivamente ho disputato una partita molto solida, sono stata aggressiva e non ho permesso alla mia avversaria di trovare soluzioni".
Il tuo staff ti invitava ad attaccare sempre, aspetto che fra l’altro è una delle tue caratteristiche principali.
"Se riesco mi piace imporre il mio gioco. Oggi mi sono aperta bene il campo e tutto ha funzionato alla perfezione".
Probabilmente agli ottavi incontrerai la Pliskova che hai recentemente battuto sull’erba anche se poi lei è arrivata in finale a Wimbledon. Questa Camila Giorgi, in grande forma, se la può giocare con tutti?
"Assolutamente sì. Mi sento bene e sto mettendo in campo un buon tennis che era il mio obiettivo principale. Mi concentro su una partita alla volta, adesso penso solamente a me stessa e ogni volta mi sembra che vada meglio".
È dura giocare con questo caldo? Alcuni atleti si lamentano, sostenendo che sia davvero complicato.
"In effetti la temperatura è molto elevata e c’è una grande umidità, ma io sto bene. Certo, il clima è pesante ma non si può cambiare. Oggi forse c’era un po’ più di ombra e già questo è positivo".
A giocare senza pubblico vi siete abituate o il deserto sugli spalti porta ancora sensazioni strane?
"L’importante è poter giocare e scendere in campo. Ormai è da tempo che è così, la cosa più importante era riprendere e lo abbiamo fatto, ora concentriamoci sui risultati".