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Martedì, 23 Aprile 2024
Grinta e cuore

È una Italbasket da sogno: dopo 17 anni ai quarti di finale delle Olimpiadi. Melli: "Carattere e sacrificio, così si va avanti"

Battuta la Nigeria 80-71 con una grande rimonta nel finale. Fontecchio: "Questa è una squadra che non molla mai"

Con la grinta e con il cuore. "Ma anche con tanto talento - rivendicano gli azzurri mentre festeggiano - perché non dimentichiamo che questa squadra ne è piena". Talmente ricca da qualificarsi ai quarti di finale delle Olimpiadi a diciassette anni dall’ultima apparizione. Se lo farà da prima o da seconda del girone si saprà quando termineranno tutte le gare del raggruppamento e solo allora si conoscerà anche l’avversario della fase a eliminazione diretta. Ma adesso è l’ultimo pensiero azzurro, perché tutti si godono l’80-71 che ha rispedito a casa la Nigeria permettendo all’Italia di continuare a sognare. Un sogno che a pochi minuti dal termine sembrava essere diventato un incubo: dopo un avvio da favola con il 27-12 per i ragazzi di Sacchetti ecco il ritorno dei nigeriani che recuperano, non prendono mai il largo ma quando si devono giocare gli ultimi 10 minuti sono avanti di 8 lunghezze. Qui è Nicolò Melli a vestire i panni del trascinatore regalando agli azzurri una storica qualificazione. Capitano in campo e capitano anche fuori, quando nella prima dichiarazione che rilascia sottolinea il valore della squadra.

"Non è stato il singolo a dare la scossa, ma tutto il gruppo. Fatemi citare Gallinari, uno del suo valore è entrato nel gruppo in punta di piedi, è sempre positivo anche quando sta in panchina, nel momento in cui gioca magari prende il singolo rimbalzo ed è sempre costruttivo. Oltre a lui dovrei ricordare tutti i ragazzi meno utilizzati, perché Sacchetti ci ha sempre detto che ognuno è importante, anche chi viene schierato solamente per pochi istanti e in queste Olimpiadi lo stiamo vedendo". Parla sempre al plurale e mai al singolare Nicolò, autore di 15 punti e miglior marcatore azzurro. "Abbiamo mostrato un grande carattere, come avevamo già fatto con la Germania e al preolimpico. Ci teniamo davvero tanto e abbiamo una grande voglia di sacrificarci. Adesso abbiamo creato l’atmosfera giusta e non vogliamo tirarci indietro".

Ora i quarti di finale sono realtà e l’Italia è fra le prime otto delle Olimpiadi. "Arriviamo da un girone equilibrato e abbiamo una grandissima voglia. Nessuno se li aspettava, ma adesso che ci siamo posso garantire che daremo battaglia, qualunque sia l’avversario. Fino a stasera facciamo scendere la tensione, poi attendiamo il nostro avversario e quindi prepareremo la gara come abbiamo sempre fatto, con una grande voglia di sacrificarci".

Al suo fianco Simone Fontecchio non riesce a nascondere la propria felicità. "Siamo ai quarti di finale delle Olimpiadi, solo a pensarci fa effetto ed è una sensazione incredibile. A parole non riesco davvero a spiegare cosa stiamo provando. Adesso godiamoci questo momento e continuiamo a divertirci". Inutile provare a scegliere l’avversario migliore: arrivati a questo punto ogni squadra è un ostacolo durissimo. "Non avremo i favori del pronostico, ma va benissimo così. Non li avevamo a Belgrado al torneo preolimpico, non li avevamo in questo girone ma ci siamo ugualmente qualificati".

A dire la verità l’Italia non era favorita nemmeno nell’ultimo quarto contro la Nigeria, con gli africani avanti di otto lunghezze che sembravano padroni della gara. "Ne siamo usciti rimanendo squadra e credendo in noi stessi e nei nostri compagni. Non molliamo mai fino a quando non suona l’ultima sirena". E se adesso arrivasse il Dream Team statunitense?  "Chiunque dovremo affrontare sarà una squadra fortissima, non facciamo calcoli". Al suo fianco Melli sorride e sussurra: "Dai, forse gli Usa è meglio di no". A queste Olimpiadi l’Italia non vuole proprio svegliarsi.

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