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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bonaccini riapre gli stadi di calcio in Emilia Romagna

La decisione del governatore: "1000 tifosi a Parma e Sassuolo. Pubblico in tribuna anche per il gran premio di Imola (fino a 13.147 persone)"

Stadi di calcio aperti al pubblico in Emilia Romagna per volere del governatore Stefano Bonaccini. Il presidente della Regione ha firmato un'ordinanza che dà il via libera al pubblico (fino a mille persone) a Parma e Reggio Emilia per assistere alle due partite in programma domenica 20 settembre dei gialloblu e del Sassuolo per il campionato di serie A. Pubblico presente anche al gran premio di Formula 1 (fino a 13.147 persone) che si terrà a Imola dal 31 ottobre al 1 novembre. Questa mattina il ministro dello sport Vincenzo Spadafora aveva annunciato che mille spettatori potranno partecipare in presenza alle finali degli Internazionali di tennis.

Bonaccini ha concesso la deroga al numero massimo di spettatori previsti per gli eventi sportivi di portata nazionale e internazionale. L'opportunità, spiega l'Andkronos, è data da una precedente ordinanza regionale, a condizione che venga presentato dagli organizzatori un apposito piano per la sicurezza che garantisca l’applicazione di determinate misure anti-Covid, dal distanziamento e l’uso obbligatorio della mascherina agli accessi controllati, dalla sanificazione ai controlli fuori dalla struttura. Per la Regione le due società sportive e la società Formula Imola spa hanno presentato un piano che rispetta le indicazioni previste dalle normative, con attenzione ai protocolli e garanzia sull'applicazione rigorosa in vista di diversi appuntamenti.

Stadi aperti, le regole per poter assistere alle partite di Parma e Sassuolo

Domenica 20 settembre negli stati di Parma e Reggio Emilia potranno accedere 1000 persone a condizioni che i gestori garantiscano la necessaria vigilanza per evitare assembramenti durante l'ingresso, il deflusso e la permanenza del pubblico nel posto assegnato, come pure per quanto riguarda l'utilizzo dei servizi igienici e il rispetto del distanziamento interpersonale. Non si potrà assistere alle partite in piedi, sarà vietato introdurre negli stadi striscioni, bandiere o altre materiale ed è vietata anche qualsiasi forma di contatto tra giocatori e spettatori alla fine del match. Dovranno inoltre essere pianificati anche un numero definito congruo di varchi per far accedere il pubblico evitando assembramenti durante il controllo della temperatura e dei biglietti. Gli spettatori dovranno poi uscire a gruppi scaglionati al termine delle partite tramite un programma definito, che sarà diffuso dallo speaker e coordinato dal personale di vigilanza formato per l'occasione. Dovrà essere garantita inoltre la presenza di un servizio di stewart con il compito di assistere il pubblico e controllare il rispetto delle misure di comportamento.

I biglietti saranno venduti esclusivamente online o in prevedenti per evitare code e assembramenti alle biglietterie: queste dovranno essere chiuse al momento dell'evento. Gli organizzatori conserveranno per almeno 14 giorni copia degli elenchi nominativi di coloro che hanno acquistato i biglietti, rendendoli disponibili su richiesta alle strutture sanitarie in caso di necessità di svolgere attività di contact-tracing.

Come partecipare al Gp di Imola

Per quanto riguarda il Gran Premio di Formula 1 in programma dal 31 ottobre al 1 novembre all’autodromo ‘Enzo e Dino Ferrari’ di Imola, potranno partecipare in presenza sulle tribune 13.147 spettatori a condizione che il gestore, società Formula Imola S.p.A., si impegni ad applicare in modo rigoroso il protocollo presentato e a vigilare sulla sua attuazione, che deve garantire tutte le misure organizzative previste per evitare assembramenti durante l’accesso e il deflusso del pubblico all’impianto, durante la permanenza nel posto assegnato e in relazione ai punti ristoro e ai servizi igienici. Anche in questo caso, il gestore dovrà conservare per almeno 14 giorni copia degli elenchi nominativi di coloro che hanno acquistato i biglietti, rendendoli disponibili su richiesta alle strutture sanitarie in caso di necessità di svolgere attività di contact-tracing.

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