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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Calcio e razzismo: pugno duro dell'Uefa

Il comitato esecutivo dell'Uefa, riunitosi oggi a Londra, ha deciso di adottare nuovi provvedimenti contro il razzismo: stadi chiusi e almeno dieci turni di squalifica ai giocatori colpevoli

La Uefa ha detto basta. Il massimo organismo del calcio europeo, riunitosi oggi a Londra, ha deciso di attuare misure molto ferree in materia di razzismo. Dopo il caso di Boateng in amichevole contro la Pro Patria e i cori contro Mario Balotelli a San Siro e all'Olimpico di Roma, dal primo giugno entrerà in vigore una serie di misure anti-discriminazione razziale che prevede la chiusura parziale dello stadio come prima sanzione, e poi chiusura totale. E ancora, squalifica minima di dieci turni a giocatori o dirigenti colpevoli di razzismo.

Tra le altre misure che saranno adottate, la squalifica minima per ingiurie agli ufficiali di gara è passata da due a tre turni e quella per l'aggressione agli stessi è passata da dieci a quindici turni. Inoltre, agli organi disciplinari Uefa è stata concessa ulteriore autorità, in modo da permettere di agire nel caso in cui una federazione affiliata alla Uefa non punisca o punisca in maniera non adeguata comportamenti che danneggino l'essenza stessa del calcio, con particolare riferimento alle combine, alla corruzione e al doping. L'organismo europeo del calcio proporrà che tutti i paesi adottino lo stesso regolamento per i campionati nazionali.

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