Angoscia Schumi: "Condizioni critiche, impossibile dire se ce la farà"

ROMA - "Sulla percentuale di sopravvivenza non ci possiamo pronunciare". Così l'equipe medica di Grenoble ha spento tutte le speranze di chi sperava di sentirsi dire che Michael Schumacher era finalmente sano e salvo. Troppo gravi le ferite alla testa per quella caduta dagli sci durante un fuori pista a Meribel. Schumi, già sottoposto ad un delicato intervento neurochirurgico, ora lotta fra la vita e la morte. 

E' in "coma artificiale" all'ospedale di Grenoble e le parole dei medici lasciano poco spazio all'immaginazione: "Presenta lesioni cerebrali diffuse, le condizioni sono molto critiche". "E' in coma artificiale - ha spiegato lo staff medico guidato dal professor Saillant - per limitare la crescita della pressione intercranica". 

"E' stato operato solo una volta. Monitoriamo la situazione di ora in ora, ma è presto per trarre dei giudizi sul decorso post-operatorio. Al suo arrivo aveva lesioni cerebrali, non possiamo dire se permanenti - hanno spiegato i medici - C'è stato anche un edema cerebrale, ora è in rianimazione. Senza casco, non sarebbe arrivato vivo. Per il momento non sono previsti altri interventi. In questo momento l'obiettivo è ossigenare il più possibile il cervello e recuperare l'attività cerebrale. L'impatto con la roccia è avvenuto con la parte destra della testa. Non verrà trasferito in altre strutture mediche".

Intanto, comincia ad essere più chiara la dinamica dell'incidente avvenuto verso le undici di domenica mattina. Il sette volte campione del mondo ha picchiato il capo contro una roccia e l'urto è stato così violento da rompere il casco.