"Omosessuali nello sci maschile? Non credo, visto che si gettano dalla Streif": Sofia Goggia scatena polemiche
Le dichiarazioni della sciatrice bergamasca sulla presenza di gay tra i suoi colleghi hanno scatenato gli utenti riversati sui social per commentarle
Se nello sci ci sono atleti omosessuali? "Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi giù dalla Streif di Kitzbuhel". Questa la risposta data da Sofia Goggia durante un'intervista al Corriere della Sera che le è valsa un coro di critiche. Sui social tanti sono gli utenti che si stanno riversando per dire la loro contro le discutibili affermazioni della campionessa medaglia d'argento in discesa ai Giochi invernali di Pechino 2022 che ha fatto riferimento alla pista di discesa libera sita nella località di Kitzbühel e considerata particolarmente difficile.
Tema del dialogo è stato anche il suo parere sugli atleti transgender, se sia giusto o meno che gareggino con le donne: "A livello di sport, un uomo che si trasforma in donna ha caratteristiche fisiche, anche a livello ormonale, che consentono di spingere di più. Non credo allora che sia giusto", ha affermato Goggia che ha spiegato anche il motivo per cui appoggia le idee del professor Alessandro Orsini nel rovente dibattito sull'invasione della Russia all'Ucraina. "Studio scienze politiche alla Luiss, ora devo dare l’esame con il professor Orsini", ha detto la sciatrice: "Se trovo bizzarre le sue idee sulla Russia? Al contrario: le trovo stimolanti. Dobbiamo sempre preferire la discussione alla propaganda".
Intervista di Cazzullo alla sciatrice Sofia Goggia sul Corriere
— Simone Alliva (@SimoneAlliva) April 17, 2022
I gay non ci sono tra gli sciatori perché devono gettarsi dalla Streif di Kitz
(si sa, 'sti gay sono solo parrucchieri. Niente cose rischiose)
E "I transgender" cioè "Uomo che si trasforma in donna"
Buon 1962 pic.twitter.com/LDyF1o5P6C
A Sofia Goggia piace parlare sempre a sproposito e fare polemica, pure con le colleghe.
— @ᴛᴏʀᴀᴋᴊᴋᴊ (@Torakjkj) April 17, 2022
No comment poi sulla puntuale transfobia sportiva. Le organizzazioni hanno già parametri ormonali per atletə trans che, infatti, in gara non risultano poi avvantaggiatə contro quellə cis.