Caso Djokovic, è il giorno del silenzio: tutto può succedere
Il serbo ha vinto il ricorso contro il governo australiano relativamente alla bocciatura del suo visto ma è in attesa della decisione finale del Ministero dell'Immigrazione che può comunque espellerlo
La matassa è tutt'altro che sbrogliata. Anzi. E' difficile che venga presa in giornata una decisione sul caso Djokovic. Il serbo ha vinto il ricorso contro il governo australiano relativamente alla bocciatura del suo visto ma è in attesa della decisione finale del Ministero dell'Immigrazione che può comunque espellerlo dal Paese. Difficile però che questa decisione possa arrivare oggi. "Come spiegato ieri nel Tribunale - è scritto in una nota - il Ministro Hawke sta considerando la cancellazione del visto di Djokovic in base alla sezione 133C(3) del Migration Act. In linea con questo processo, il Ministro sta valutando attentamente la questione. Il procedimento è in corso, per ragioni legali non saranno fatti ulteriori commenti".
Sul caso Novak si registra una telefonata tra il primo ministro australiano Scott Morrison ed il primo ministro serbo Ana Brnabic. Il premier Morrison ha chiesto ai due governi di lavorare a stretto contatto. Morrison ha spiegato la politica di frontiera non discriminatoria dell'Australia e il suo ruolo nella protezione del paese durante la pandemia di COVID-19. I leader hanno deciso di rimanere in contatto sulla questione e di rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali. Dal canto suo il primo ministro serbo ha chiesto a Morrison di garantire che Djokovic sia trattato con dignità considerando che Novak Djokovic non è stato autorizzato ad allenarsi nei giorni precedenti e il torneo di Melbourne inizia questo fine settimana. Allo stesso tempo ha chiesto che tutte le informazioni fossero scambiate direttamente tra i due governi.
Ha detto la sua anche il premier dello stato di Victoria Daniel Andrews per il quale la decisione principale di concedere un visto spetta esclusivamente al governo australiano e non coinvolge Victoria. "Questo torneo è molto più grande di chiunque altro: è un Grande Slam, è la cosa più importante nel tennis nel primo trimestre dell'anno, ogni anno".
Novak Djokovic è a Melbourne in attesa di capire se potrà restare in Australia e giocare gli Open, primo Slam del 2022. Si inizia a giocare il 17 gennaio a Melbourne. Il tennista si sta allenando a porte chiuse e senza nemmeno il consueto live streaming per Djokovic sulla Rod Laver Arena. Nole è stato fotografato dal giornalista Clint Stanaway allenarsi insieme al suo coach Goran Ivanisevic: "Sono lieto e grato che il giudice abbia annullato la mia cancellazione del visto. Nonostante tutto quello che è successo, voglio restare e provare a competere - ha twittato Nole - Rimango concentrato su quello".