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Venerdì, 19 Aprile 2024

Marco Drogo

Web Editor

Matteo Berrettini eroico contro Alcaraz: perché questa vittoria è un punto di svolta

Matteo Berrettini è tornato. La vittoria contro Carlos Alcaraz, in un combattutissimo match della durata di 4 ore e mezza, ci restituisce il campione che avevamo ammirato nella passata stagione. Nel match, che si è concluso alle 9.30 ora italiana, si è rivista la classe e l’esperienza del nostro numero 1 che ha dimostrato anche di avere la tenuta fisica e quella mentale contro un avversario ostico come il talentuosissimo astro nascente spagnolo.

Il vincitore delle Next Gen Atp Finals 2021 a Milano, che ha grande cura per la preparazione atletica, si è presentato all’appuntamento con il primo slam della stagione in grande spolvero, confidava poter avere la meglio sul campione romano che aveva battuto a novembre all’Atp 500 di Vienna. Alcaraz puntava sulle armi che poi ha effettivamente utilizzato durante l’incontro. Ha giocato un tennis aggressivo, in cui non sono mancati alcuni numeri d’alta scuola.

Berrettini, però, è riuscito a prevalere ribaltando i pronostici di chi, a cominciare dai bookmaker, lo vedevano sfavorito. Matteo è reduce dall’infortunio alle Atp Finals a Torino, nel match inaugurale contro Alexander Zverev e per quel problema agli addominali era stato costretto a rinunciare al più importante torneo indoor del mondo e alla Coppa Davis che si è disputata sempre a Torino.

Nei primi match dell’anno, le uscite con l’Italia in Atp Cup, avevano offerto indicazioni incoraggianti evidenziando come necessitasse, dopo due mesi di stop, di giocare il più possibile per ritrovare quel ritmo partita che era per forza mancato nei due mesi di pausa forzata. Anche le prime due uscite in questo Australian Open, contro gli statunitensi Nakashima, nella partita che sarà ricordata per il ringraziamento all’Imodium e contro lo statunitense Stefan Kozlov, n.169 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card, valevano poco più di un semplice rodaggio. Serviva un test vero per capire a che punto fosse il recupero di Berrettini, era necessario un incontro come questo. La posta in palio andava al di là di una già di per sé importantissima qualificazione agli ottavi di finale del primo Slam della stagione. Il 25enne Berrettini, numero 1 del nostro tennis, si trovava per la seconda volta di fronte a un Carlos Alcaraz che in questa stagione vuole compiere anche in termini di vittorie e di ranking quel passaggio da predestinato a grande realtà.

Questa si può considerare come una vera prima sfida tra due giocatori che sono destinati a incrociare spesso le loro racchette per competere per traguardi prestigiosi. Una sconfitta subito avrebbe inevitabilmente lasciato degli strascichi in Berrettini. Questo match, invece, ha offerto molte conferme. Matteo ha condotto l’incontro conquistando il primo set con un netto 6-2 e si è preso il secondo al tie-break per 7-6. In questo modo aveva già sovvertito i pronostici di quanti lo vedevano sfavorito in partenza. Ma la battaglia contro un avversario coriaceo contro Alcaraz era appena cominciata. Questa vittoria è così bella proprio per il valore dell’avversario che è stato capace di riaprire la partita nel terzo e nel quarto set, imponendosi per 6-4 e per 6-2. L’incontro si è così deciso nel modo più spettacolare e spietato. Nel super tie-break Berrettini si è preso la rivincita di Vienna andando a vincere per 10 a 5. Alla fine era esausto ma felice. La sua avventura australiana continua.

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