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Venerdì, 9 Giugno 2023
TENNIS

"Niente punti a Wimbledon", la decisione di Wta e Atp contro l'esclusione di russi e bielorussi

La clamorosa decisione dei rappresentanti dei circuiti maschile e femminile. Gli organizzatori del torneo esprimono la loro delusione in un lungo comunicato. Djokovic rischia la beffa: il sorpasso dal russo Medvedev al numero 1

L'attesa reazione dell'Atp e della Wta all'esclusione dei tennisti russi e bielorussi alla fine è arrivata. I rappresentanti dei circuiti maschile e femminile hanno preso ufficialmente la posizione che avevano annunciato da tempo.

"La possibilità per i giocatori di qualsiasi nazionalità di partecipare ai tornei solo sulla base del merito e senza alcuna discriminazione è fondamentale per il nostro circuito - si legge nel comunicato diffuso attraverso il sito ufficiale dell'Atp -. La decisione di escludere russi e bielorussi dalla competizione della prossima estate mina questo principio e l’integrità del ranking ATP, e disobbedisce al nostro accordo sul meccanismo che regola le classifiche. È con grande dispiacere che, date le circostanze, annunciamo che non vediamo altre opzioni se non rimuovere i punti ATP da Wimbledon 2022".

I Championships non contribuiranno dunque alle classifiche ATP.  Il vincitore avrà la gloria del suo nome nel prestigioso albo d’oro e il ricco premio in denaro, ma il torneo non assegnando punti sarà un’esibizione.

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Wimbledon 2022: no punti Atp e Wta

I tennisti russi e bielorussi hanno giocato a Roma e giocheranno da domani, domenica 22 maggio, a Parigi, al Roland Garros. Ci sono forti probabilità che il mondo del tennis dovrà nuovamente fare i conti con le sanzioni occidentali alla Russia per i tornei in programma quest'estate, negli Usa e in Canada.

Intanto, si cominciano a fare i primi conti in classifica. Djokovic, il vincitore del torneo dell'anno scorso, rischia di perdere il numero 1 a vantaggio proprio del russo Daniil Medvedev, a cui è stato vietata la partecipazione a questa edizione di Wimbledon.

Anche Berrettini, dopo il periodo di stop obbligato causa infortunio, contava molto su una prestazione importante a Wimbledon, dove l'anno scorso arrivò in finale.

Gli organizzatori di Wimbledon hanno reagito con un comunicato nel quale hanno espresso tutta la loro delusione per questa decisione: "Ci rammarichiamo per l'impatto della nostra decisione sui tennisti coinvolti. Tuttavia, vista la posizione del Governo del Regno Unito per limitare l'influenza globale russa (...) rimaniamo dell'opinione che abbiamo optato per l'unica decisione praticabile (...) e continuiamo a sostenerla. (...) Inoltre, siamo restii ad accettare che il successo o la partecipazione a Wimbledon possa essere usata per nutrire la macchina propagandistica del regime russo che, attraverso i media strettamente controllati dallo Stato, ha una storia riconosciuta di sfruttamento del successo sportivo per sostenere una narrativa trionfalistica".

"Desideriamo quindi esprimere la nostra profonda delusione per le decisioni (...). Riteniamo che queste scelte siano sproporzionate nel contesto delle circostanze eccezionali ed estreme di questa situazione. Stiamo anche discutendo con i nostri colleghi del Grande Slam. Nel frattempo, restiamo concentrati sui nostri entusiasmanti piani per il torneo di quest'anno".

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