Zverev graziato per le racchettate alla sedia dell'arbitro: due mesi di stop ma la pena è sospesa

I tanti che si aspettavano una squalifica esemplare sono rimasti delusi. L’ATP ha deciso di usare la mano morbida per punire Alexander Zverev per il bruttissimo gesto di cui si è reso protagonista nell’ATP 500 ad Acapulco.

Il tennista tedesco, che aveva vinto l’edizione dell’anno precedente del torneo messicano, dopo aver perso in doppio per una chiamata sbagliata aveva sfogato la sua rabbia prendendo a racchettate la sedia dell’arbitro, l’italiano Alessandro Germani, a fine match.

Per questo comportamento Zverev venne immediatamente cacciato dal torneo di Acapulco, fu sanzionato con una multa di 40.000 dollari (35.600 euro), per insulti e comportamenti antisportivi e fu privato dei suoi guadagni in Messico (31.570 dollari, ovvero 28.160 euro) come dei punti acquisiti nella classifica dei singoli e dei doppi disputati.

Caso Zverev: l’Atp lo grazia, può partecipare a Indian Wells

Ci si aspettava, però, che arrivassero ulteriori pesanti sanzioni, anche per l’ampia eco mediatica avuta dal video che mostra un comportamento contro ogni valore di fair-play.

L’ATP, invece, ha scelto di comminare un’ulteriore multa di 25.000 dollari (23.000 euro) e di condannarlo a due mesi di stop. La pena, però, è sospesa. Se Zverev durante un periodo di prova che terminerà tra un anno (scadrà il 22 febbraio 2023) non commetterà infrazioni a livello di codice disciplinare evitando “comportamenti irrispettosi o aggressivi, abusi verbali o fisici, nei confronti di un giudice, un avversario, uno spettatore o un'altra persona durante o al termine di una partita", vedrà le sanzioni ufficialmente revocate, altrimenti si applicheranno dopo che tutti i ricorsi saranno esauriti, conclude l'ATP.

Alexander Zverer può quindi partecipare al Masters 1000 di Indian Wells che inizia domani. Ha, inoltre, tempo fino a venerdì per fare appello.