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Giovedì, 25 Aprile 2024
Irlanda

Umiliati, stracciati e presi in giro: l'Irlanda attacca Trapattoni

Giovanni Trapattoni è nel mirino della stampa irlandese dopo quella che l'Independent descrive come la notte della vergogna

"Questa partita mi sarebbe piaciuto giocarla" aveva detto alla vigilia. Forse la sua Irlanda non ne avrebbe presi sei (a uno) in un sol colpo dalla Germania. Per di più a Dublino, davanti a quasi 52mila tifosi, molti in fuga prima della fine, tra salve di fischi. Giovanni Trapattoni mangia pane e panchina da tanti anni ed ha spalle larghe a sufficienza per reggere qualsiasi botta. Ma dovrà dar fondo al tutta l'esperienza per ricostruire il morale dei giocatori in maglia verde, dopo la lezione impartitagli venerdì 12 ottobre 2012 dai panzer di Joachim Loew. A chi gli suggeriva che forse sarebbe ora di farsi da parte, un Trapattoni battagliero ha risposto tirando un pugno sul tavolo della sala stampa dell'Aviva Stadium (come ai bei tempi del Bayern Monaco e della lite con Strunz): "Non ci penso nemmeno. Sono orgoglioso di questa squadra e del mio lavoro. Non è una questione di soldi. Ho lavorato in quattro paesi ed ho vinto in tutti. Ricordatelo". 

Ma dovrà penare per far dimenticare. Perchè se in qualche rovescio clamoroso era (inevitabilmente) incappato nella carriera in giro per club, le nazionali del Trap un ko così devastante non l'aveva mai incassato. Un tracollo che brucia, come mostrano i titoli dei giornali in un paese patria della sportività e che sa incassare le sconfitte. 'Humiliated, hammered and cought in a Trap' (Umiliati, stracciati e presi in Trap') scrive l'Irish Times, giocando con il diminutivo del tecnico e la parola 'trappola'. "Con aria di sfida Trapattoni respinge l'ipotesi di dimissioni, nonostante guidi la squadra che ha subito il peggior ko casalingo nella storia della nazionale d'Irlanda» sottolinea il giornale.
 
Quella "umiliata dalla Germania" è sì una formazione "impoverita da adii ed infortuni", ma anche "da una totale mancanza di fiducia nell'allenatore, che sembra aver perso il polso dei suoi giocatori". Anche sul 6-0 Trapattoni non s'è arreso, gli rende merito la stampa irlandese. Ha continuato ad urlare istruzioni, a cercare di scuotere con quei fischi che divenuti un marchio di fabbrica, "ma quando il volto è apparso sul grande schermo, c'era lo sguardo di un uomo sconfitto, come la sua squadra". "Le imbarazzanti sconfitte con Croazia, Spagna ed Italia avevano però crudelmente evidenziato quanto i suoi metodi siano antiquati". Questo 6-1 sarebbe la goccia che fa traboccare il vaso. Ma la Federcalcio irlandese non lo esonera, è la tesi di alcuni commentatori, perchè non può permettersi di pagare due tecnici. La qualificazione al mondiale 2014 ora si complica.

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