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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'opinione / Stati Uniti d'America

Rifiuta l'anello di fidanzamento: "È un simbolo maschilista"

La lettera alla Bbc: "Anziché desiderare un matrimonio e un anello penso che queste ragazze dovrebbero aspirare a essere indipendenti, a studiare e a svilupparsi, a cercare la felicità per loro stesse"

Un anello di fidanzamento può voler dire che si "appartiene" (nel senso più negativo del termine) a un uomo? La questione è stata sollevata da Matilde Suescun, media strategist, che ha scritto alla Bbc per spiegare come, secondo lei, il desiderio di possedere un anello da favola nasconda in realtà un danno enorme per le donne.

"Sono stata sposata due volte - spiega - e potrei sposarmi di nuovo, ma non ho mai voluto un anello di fidanzamento. Penso che gli anelli di fidanzamento siano anti femministi. Simboleggiano un atteggiamento completamente in antitesi con l'idea di una donna indipendente, perché vogliono dire che la donna, insieme con l'anello, appartiene a un'altra persona. È anche un oggetto che serve a definire uno status: più il diamante è grande, maggiore è il 'valore' della donna che lo indossa".

Ma le amiche di Matilde non la pensano come lei: "Tutte le mie amiche qui negli States sono in disaccordo. Molte di loro hanno ricevuto anelli di fidanzamento con diamanti, spesso li sfoggiano sui social, e quando ci vediamo mi prendono in giro. Ma non è solo la mia generazione che trova strana la mia idea, anche mia figlia si prende gioco di me. Lei sogna un anello di fidanzamento da sogno. Io cerco di capirla perché so che questo suo desiderio arriva dal contesto culturale in cui è cresciuta, ma io non condivido per nulla questa mentalità".

Non è solo l'anello a infastidire Matilde, bensì tutto il 'rituale' della proposta di matrimonio: "La pantomima di un uomo in ginocchio che chiede la mano di una donna mi sembra assurda. La donna viene relegata a un ruolo passivo, e fare la proposta in pubblico, a volte anche su un palco o di fronte a una telecamera, la rende ancora più vulnerabile. È davvero una tradizione eccentrica".

Insomma, sposare qualcuno non è solo un atto romantico: "È una cosa che dev'essere condivisa, ha implicazioni legali ed economiche. Se uno dei miei ex mariti si fosse proposto in quel modo gli avrei riso in faccia. Ma non è mai successo perché è stata più di una proposta, è stata una decisione presa insieme, in entrambi i casi".

Anche se nulla impedisce a una donna di essere lei a fare la proposta: "Mi stupisco che la società e i media educhino le ragazze a sognare, da quando sono giovani, un uomo che doni loro un anello. Queste giovani crescono con l'idea che la vita matrimoniale risolverà tutti i loro problemi. Anziché desiderare un matrimonio e un anello penso che queste ragazze dovrebbero aspirare a essere indipendenti, a studiare e a svilupparsi, a cercare la felicità per loro stesse".

Matilde, colombiana, ha un blog sul quotidiano "El Tiempo": "Quando parlo di queste cose sul blog i lettori dicono che sono una femminista radicale e mi accusano di uccidere il romanticismo. Ma non è vero, sono una persona molto dolce. Ciò che non trovo per nulla romantico è aspettare un 'principe coraggioso' che arrivi nella mia vita con un anello. Trovo per contro romantico il fatto che, se mi risposassi di nuovo alla mia età, possa essere un matrimonio nato dalla fedeltà e dall'amore".

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