Lo credevano morto, era in un locale abbandonato: la figlia lo riconosce su Facebook
L'uomo, un senzatetto romeno di 50 anni, viveva in un seminterrato a Spinaceto (Roma), e non ricordava quasi nulla del suo passato. Ora potrà conoscere i suoi nipotini. La presidente del IX municipio Titti Di Salvo: "La figlia lo verrà a prendere presto, è stato emozionante"
Viveva in un locale abbandonato, un seminterrato nel quartiere Spinaceto, a Roma, e del suo passato non ricordava quasi più nulla. La sua famiglia d'origine, in Romania, non lo sentiva da anni e lo aveva ormai dato per morto. Finché, grazie a un post su Facebook pubblicato da un suo connazionale, è accaduto l'impensabile. L'uomo, un 50enne rumeno, è stato riconosciuto dalla figlia e ora potrà rivedere di persona i suoi affetti più cari.
È una vicenda che ha dell’incredibile quella che racconta oggi Valerio Valeri su RomaToday. Tutto è iniziato per puro caso. In quel seminterrato usato dal luogo come riparo, a largo Cannella, sono infatti in corso dei lavori di bonifica. Proprio lì l'amministrazione intende realizzare uno dei 15 progetti per la 'Città dei 15 minuti', un progetto di riqualificazione finanziato con un milione e mezzo di euro dal Campidoglio.
Gli uffici sapevano della presenza di un uomo senza dimora che usava quegli spazi abbandonati e pieni di rifiuti per dormire e ripararsi e si sono attivati per trovargli una nuova sistemazione. "Uno degli operai della ditta che stava facendo lo sgombero e la bonifica ha iniziato a parlarci in romeno e ha capito che era in stato confusionale" ha raccontato la presidente del IX municipio di Roma, Titti Di Salvo. "Non ricordava nulla, non aveva riferimenti. Allora, in accordo con i nostri uffici, lo ha fotografato e ha pubblicato l'immagine su Facebook, rivolgendosi ai suoi contatti romeni".
In men che non si dica è successo ciò che in pochi credevano possibile. La figlia dell'uomo ha intercettato il post e si è messa in contatto con l'operaio. Così è stata organizzata una videochiamata: l'uomo, pian piano, ha riconosciuto la figlia che non vedeva da anni e ha conosciuto, per la prima volta, i suoi nipotini.
Per l'uomo è stato un compleanno speciale: il 24 maggio, infatti, ha compiuto 50 anni e ha festeggiato con gli operatori della Casa di Heidi, il centro d'accoglienza gestito dalla Comunità di Sant'Egidio dove è stato ospitato. Ma presto potrà riabbracciare la sua famiglia. "Lo credevano morto" ha detto Di Salvo, "ed è stato emozionante sapere che finalmente si sarebbero rivisti. Infatti la figlia lo verrà a riprendere presto".