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Sabato, 20 Aprile 2024
La buona sanità / Padova

Roberta e Benedetta, mamma e figlia trapiantate di cuore dallo stesso medico a 33 anni di distanza

Il chirurgo che nel 1989 ha operato la madre, ha eseguito lo stesso intervento anche sulla figlia della donna

Roberta, Benedetta e Ugolino. Tre persone legate per sempre. Le prime due sono mamma e figlia, il terzo è il medico che le ha salvate - a 33 anni di distanza l'una dall'altra - eseguendo su ciascuna un trapianto di cuore. A raccontare la loro storia è la stampa locale.

Nel 1989 Roberta Rapisardi ha 29 anni. La sua malattia cardiaca è grave e serve il trapianto. La opera a Padova il cardiochirurgo Ugolino Livi. Roberta conduce una vita normale e diventa mamma. All'epoca non era comune per una donna trapiantata di cuore portare a termine una gravidanza. Anche la figlia Benedetta però ha la stessa malattia. Roberta contatta nuovamente Livi, che la indirizza al centro specializzato in cardiopatie diretto da Giancarlo Sinagra a Trieste. Qui Benedetta viene seguita a lungo, ma poi la situazione si aggrava. Le serve un trapianto. A eseguirlo, dopo 33 anni rispetto a sua madre, è lo stesso Livi che nel frattempo è diventato direttore della Cardiochirurgia del Santa Maria della Misericordia di Udine.

"Non era facile trovarlo (Il cuore da trapiantare, ndr) - spiega Livi - lei minuta di corporatura aveva bisogno di un cuore piccolo con caratteristiche particolari. L'occasione è arrivata e oggi Benedetta è a qualche settimana dal trapianto e sta molto bene".  

Benedetta potrà avere una vita normale, esattamente come la sua mamma. Entrambe salvate dalle stesse mani a decenni di distanza.

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