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Martedì, 23 Aprile 2024
Lo sfogo sui social

Il dramma di mamma Giulia: "Niente cesareo, torno a casa con una bara"

Lo sfogo social di una mamma che racconta di aver perso la figlia appena data alla luce. Le accuse ai dottori: "Dopo 24 ore che mi si erano rotte le acque ancora non mi avevano operato".

Lo sfogo pieno di dolore di una mamma. Giulia racconta sul suo profilo Facebook il dramma che sta vivendo per la morte della sua bambina, la sua creatura appena nata. "Torno a casa con una bara", racconta ai suoi lettori. Nove mesi di gravidanza, un'attesa che si è rivelata vana. Il dolore di Giulia, per la sua Camilla, che ha sognato di tenere tra le sue braccia e che oggi invece non c'è più, è evidente. Sull'accaduto è stata aperta un'indagine dall'autorità giudiziaria. Giulia scrive:

 Oggi torno a casa, con il ventre vuoto ,una cicatrice ed una bara. La mia casa sa di rosa, i cassetti sono pieni delle sue cose che non saranno mai indossate. Ho rotto le acque, una cosa fisiologica si sa a 38 settimane, corro a all’ospedale BETANIA, i dolori non sono arrivati. Il Parto è stato indotto il mattino seguente ma,qualcosa è andato storto, il battito della mia bambina decelerava Io ero in ipertono uterino. Potevo morire con lei, ed una mamma sa cosa ho pensato.Tanti ,tanti ostacoli al parto naturale. Mi è stato detto “sofferenza fetale e’ un parolone” Nonostante queste parole ho stretto a me una bimba col cuore caldo ed il cervello spento.

Poi continua lo sfogo della mamma, che - in qualche modo - individua nell'operato dei medici, delle possibili responsabilità. Si è aspettato troppo, accusa, si voleva per forza aspettare un parto naturale. Racconta che è stata "incisa" dopo che erano passate ben 24 ore dalla rottura delle acque

Distacco di placenta improvviso.

IMPROVVISO. Quello del medico non è un lavoro che si improvvisa, sono stata incisa 24 ore dopo la rottura delle acque, sono stata abbandonata alla Speranza che i dolori incalzassero e il battito della bambina di stabilizzasse.

È stata per me una violenza.

Tutto per un maledetto PARTO NATURALE.

Sacco rotto

Ipertono uterino

Battito della bimba decelerato

Bambina troppo su

Utero chiuso

Quanto ancora deve essere complicato un parto per decidere di intervenire?

E invece no aspettiamo di non sentire più il battito, qualcosa non va..

È troppo tardi,la morte celebrale della mia bimba e’ sentenziata ma il suo cuore e forte, resiste, si aggrappa alla vita,al mio petto.

Cami muore 24 ore dopo l’intervento.

Siamo nati e morti con lei.

La mamma, ferita, chiede giustizia. Non ha intenzione di fermarsi. Una parte di lei, spiega, è morta insieme alla sua Camilla.

Il dolore è inspiegabile ma non mi fermerò mai

ESIGO GIUSTIZIA per la mia ANIMA INNOCENTE

Lotterò affinché la sua morte non sia invana

Affinché nessuna donna e nessun bambino vengano trattati in questo modo, affinché nessun papà stringa a se la sua bimba morta

senza neanche capire cosa sia successo.

Te lo prometto amore mio

Dall'ospedale esprimono solidarietà nei confronti di Giulia, ne comprendono il dolore, ma negano ogni responsabilità. "Siamo provati da questo evento, ci rendiamo conto della tragedia, ma siamo con la coscienza a posto, perché abbiamo rispettato le linee guida delle buone pratiche", spiega all'ANSA Vincenzo Bottino, direttore sanitario di Villa Betania. La morte è avvenuta per un improvviso e massivo distacco della placenta, un evento raro e imprevedibile: questo è quanto emergerebbe dall'audit interno disposto per fare luce sull'evento. Il cesareo, spiegano i medici, non è stato rimandato.

"La signora - continua Bottino - è stata ricoverata e sottoposta al monitoraggio secondo prassi e linee guida. Noi su questo aspetto siamo molto attenti, perché siamo il secondo punto nascita della Campania e primo o secondo sul numero di parti naturali. La signora è stata controllata in continuazione con parametri sempre stabili e tranquilli, dopo alcune ore da induzione del travaglio si è assistito a una sofferenza fetale improvvisa e diagnosticata precocemente, per cui dopo cinque minuti è stata portata in sala per il taglio cesareo con urgenza. Da questo cesareo in pochi minuti è nato un feto in forte sofferenza con la placenta distaccata, che ha poi portato al decesso". Bottino ripete che tutto quello che si doveva fare è stato fatto: "Per chi fa questa attività come noi, con duemila parti l'anno, è necessario standardizzare tutti i processi, un reparto come questo non si può permettere di non applicare le linee guida

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