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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Non è divertente / Regno Unito

Se ride si addormenta: la ragazza che rischia la vita con questa rara sindrome

La giovane soffre di narcolessia e cataplessia: una volta ha rischiato di morire annegata dopo essere caduta - addormentata per una risata - in piscina

Cosa c’è di più bello e liberatorio di una sana risata? Una bella risata nutre il cervello, liberando sostanze che hanno una funzione benefica sul sistema immunitario e migliorando il tono dell'umore. Ci aiuta ad eliminare lo stress aiutandoci a prevenire tutta una serie di disturbi correlati.

Ma per Bella Kilmartin ridere può essere veramente pericoloso: le procura uno stato assai simile ad un sonno improvviso e una volta ha corso il rischio di morire annegata dopo essere caduta – addormentata per una risata - in piscina. 

A Bella, come riferisce il Birmingham Mail, è stata diagnosticata la narcolessia (un disturbo neurologico che impedisce al cervello di regolare correttamente la fasi di sonno-veglia) quando ancora adolescente si era addormentata a scuola durante gli esami.

Ma come se non bastasse a peggiorare la sua situazione è insorta anche una cataplessia: un improvviso indebolimento dei muscoli innescato da forti emozioni. E nel suo caso il fattore scatenante è costituito dalle risate.

Così a Bella è capitato di schiacciare involontariamente “un pisolino” ad esempio mentre era in un locale con amici a festeggiare, o magari anche per una situazione inaspettata e divertente in ufficio.

Ma le conseguenze di una risata possono essere per Bella anche assai pericolose, come quando è caduta in piscina dopo aver perso conoscenza per una risata. E non c'è davvero nulla di divertente. Racconta la giovane: “Il peggio arriva quando la situazione che scatena la risata è del tutto improvvisa ed inaspettata. Perdo il controllo di tutti i miei muscoli, le ginocchia non mi reggono e la testa mi va giù. Però rimango pienamente cosciente e sento e vedo tutto quanto mi accade intorno, solo che non riesco più a comandare il mio corpo. Non conto più le volte in cui mi sono rovesciata addosso una tazza di tè bollente senza riuscire a muovere un dito per evitarlo. Non riesco a capire dove mi possono venire questi attacchi e la cosa mi spaventa. Poco importa se sono relativamente al sicuro, come ad esempio se sono seduta su una sedia, ma in altri casi la cosa può diventare tragica “.

Bella soffriva di sintomi di narcolessia già da due anni prima che le fosse diagnosticata ufficialmente questa sindrome.

Inizialmente attribuiva questa apparente improvvisa stanchezza a forti carichi di stress.

Lottava per tenere gli occhi aperti in classe e spesso perdeva parte delle lezioni, trovandosi poi con appunti illeggibili sul quaderno. Fino a quando le capitò di addormentarsi durante un esame: "Questo è stato il segno che c’era un problema serio perché a scuola sono sempre stata motivata e sono andata sempre bene. E non è nemmeno bastata l’adrenalina per la tensione dell’esame a tenermi sveglia".

Ora che si è laureata Bella ha adattato la sua vita alle sue condizioni e non si risparmia – per quanto è in grado di fare – nel lavoro e nelle attività sociali. La 24enne lavora part-time come commessa in una farmacia dove le è consentito un breve sonnellino durante la pausa per aiutarla a superare il turno. Bella scrive anche articoli per un sito web sulla consapevolezza della narcolessia ai nostri giorni, parlando delle sue condizioni per aiutare chi come lei soffre di questi problemi.

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