Donati gli organi di Priamo Palmieri, lui stesso aveva ricevuto un cuore
Il 56enne è morto a causa di una gravissima emorragia celebrale
Priamo Palmieri sapeva bene che atto di generosità e di altruismo si nasconde dietro la donazione degli organi: lui stesso aveva ricevuto un cuore che gli ha permesso di vivere una splendida vita fino a 56 anni. E così nel giorno della sua morte ha voluto ricambiare, donando gioia e speranza a moltissime persone malate in attesa di trapianto.
La moglie e il fratello del conosciutissimo gioielliere di Pieve Torina (provincia di Macerata), morto mercoledì 8 febbraio 2023 a causa di una gravissima emorragia celebrale, hanno autorizzato la donazione degli organi per onorare le sue volontà. "Dopo le pratiche di accertamento di morte - si legge in una nota dell'Ast di Fermo -, e raccolto il consenso dai familiari, è partita la complessa macchina della donazione, che ha visto come sempre impegnato un team di professionalità".
Nonostante le avverse condizioni meteorologiche e la neve, tre equipe chirurgiche si sono attivate per coordinarsi nel prelievo di polmoni, fegato, reni e cornee. Il commissario straordinario Ast Fermo, Roberto Grinta, ha voluto dedicare "un plauso all’eccellente lavoro dei nostri operatori sanitari" e "un pensiero di vicinanza e di gratitudine per l’esempio di solidarietà" alla famiglia di Priamo Palmieri. Moltissimi i messaggi di cordoglio sui social, come quello dell'associazione "Arcieri del Medio Chienti", di cui Priamo era stato presidente.
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