Suona la sirena del mezzogiorno, i bimbi profughi ucraini fuggono temendo un bombardamento
Il sindaco non vuole silenziarla: "La sirena è una tradizione, un uso diverso dalla guerra"
La sirena di Rovereto che suono ogni giorno a mezzogiorno è una tradizione che va avanti da anni e che scandisce i tempi della giornata delle persone che vi abitano. Ora con la guerra in Ucraina, però, viene ascoltata da alcuni in maniera diversa, forse perché somiglia a quelle che si sentono nelle zone di guerra per avvisare la popolazione di un imminente attacco aereo. Dopo aver spaventato alcuni profughi ucraini ospiti dell'Ostello c'è chi chiede di silenziarla per un po' di tempo.
Perché suona la sirena di Rovereto
Chi abita a Rovereto, cittadina in provincia di Trento, sa bene che ogni giorno in città suona la sirena del Mezzogiorno, un monito che ricorda ai roveretani che i conflitti bellici portano solo morte e distruzione. Suona da anni ma è da due settimane, dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, che quel suono fa paura. Crea terrore soprattutto tra i rifugiati ucraini dell'Ostello, facendo loro rivivere l'orrore della guerra anche a chilometri di distanza. Francesco Serafini, gestore della struttura, ha raccontato che i suoi ospiti, donne e bambini fuggiti dall'Ucraina, al suono della sirena "si sono riversati in ufficio, chiedendo con occhi di terrore dove potessero rifugiarsi. Abbiamo impiegato qualche minuto per fargli capire che non c'era di che preoccuparsi. Credevano davvero che la guerra avesse potuto seguirli fin qui".
C'è chi propone di silenziarla per qualche mese
La sirena che spaventa le famiglie ucraine scappate dalla guerra potrebbe essere silenziata per un po' di tempo, suggerisce l'ex consigliera comunale Elisa Colla. "Confesso che ora il suono della sirena dà un certo brivido anche a me. Mi chiedo, senza voler urtare la sensibilità dei nostalgici, se si possa valutare di mettere in stand-by per qualche mese quel suono che ora sa di allarme più che mai. Se fino a un mese fa aveva un significato andava bene ma adesso crea allarme".
Sindaco di Rovereto: "La sirena è una tradizione"
Non si può zittire uno dei simboli della città, dichiara il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga spiegando che la "sirena è una tradizione, un uso diverso dalla guerra. Mi dispiace molto per il primo impatto che hanno avuto le famiglie arrivate all'ostello della gioventù. Però è stata data loro una corretta spiegazione di cosa significa per noi la sirena. Ripeto, dispiace se si sono spaventati e ovviamente c'è rammarico rispetto a ciò che è stato. Ma, come detto, è stato poi spiegato qual è il senso della sirena che scandisce i tempi della giornata". Il sindaco aggiunge "noi siamo una comunità accogliente e credo che siano questi gli aspetti che prevalgono. Ovviamente avremo modo di verificare come verrà recepita nei prossimi giorni".