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Sabato, 20 Aprile 2024
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Porno online, Londra vuole schedare chi naviga nei siti a luci rosse

Finora l'unico filtro presente sui siti a luci rosse era una schermata con una domanda chiara: "Hai più di 18 anni?". Ma di certo i ragazzini non cliccavano dicendo la verità

I filtri per fermare i teenager che navigano nei siti a luci rosse sono troppo deboli. E così la Gran Bretagna vuole schedare gli utenti dei siti porno per evitare che sulle pagine a luci rosse ci finiscano i minorenni. Come fare, dunque? Si pensa a una registrazione di chi naviga sulle pagine hard in modo da poter bloccare chi cerca di entrare senza essere maggiorenne. L'idea ha già scatenato le proteste dei gruppi che tutelano la privacy, come scrive il "Giorno".

"Si rischia di rovinare la vita a tante famiglie", dice un portavoce del gruppo pro privacy Open Rights Group, che ventila il pericolo di fughe di dati. D'altra parte, oggi per utilizzare siti per adulti basta rispondere sì sulla schermata iniziale, in cui si chiede all'utente se ha compiuto i 18 anni di età. Troppo facile secondo il governo britannico, allarmato anche dalla posizione del Paese nella classifica mondiale dei fruitori del porno online, secondo cui il Regno Unito è in vetta all'elenco con Usa e India.

Se il progetto andrà a buon fine, per entrare sui siti a luci rosse ci si dovrà registrare e si avrà un codice di accesso: si creerà dunque un vero e proprio elenco di utenti. I siti che non utilizzeranno questi filtri saranno oscurati in tutto il Paese. E a chi si oppone, i firmatari della proposta di legge replicano che sull'altro piatto della bilancia c'è il rischio di vietare completamente la pornografia, come in Islanda, per tutelare i minori.
 

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