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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso / Regno Unito

Troppo bassa per guidare i nuovi autobus: licenziata dopo 34 anni

La notizia del licenziamento è arrivata durante il periodo natalizio

Troppo bassa per guidare in sicurezza i nuovi modelli di autobus che l’azienda presso la quale lavora da 34 anni ha acquistato poco prima del periodo natalizio. Questa la motivazione alla base del licenziamento di Tracey Scholes, un’autista 57enne residente a Manchester. Il preavviso è arrivato in un momento delicato e di festa per tutti: quello natalizio rovinando così le feste per la famiglia tanto che la donna ha dichiarato che, preoccupata per il futuro lavorativo, non ha acquistato neanche i regali di Natale. Una bruttissima notizia che ha provocato un’ondata di indignazione in tutta l’area occupando le colonne dei giornali britannici. I giornalisti hanno raccontato la storia di Tracey ricordando come il suo primo impiego nell’azienda di trasporto pubblico Go North West risalga al 1987.

Fu la prima donna all’epoca a guidare un autobus in tutta l’area metropolitana: quasi una leggenda. Da allora, per 34 anni, ha continuato con dedizione un lavoro che la assorbe e che ama tantissimo. Si comprende come la notizia del licenziamento, che sarà esecutivo a febbraio, l’abbia lasciata stordita. L’azienda di recente, con l’intenzione di rinnovare il parco automezzi, ha acquistato nuovi autobus. Questi modelli presentano un abitacolo più alto dei precedenti e lei, con un metro e 52 metri di altezza, sarebbe troppo bassa per poterli guidare in sicurezza. Questa la motivazione dell’azienda che ha scatenato un’ondata di indignazione social e mediatica.

Accanto a lei i colleghi, ma anche semplici cittadini che hanno dato vita a una petizione pubblica: finora sono state 13mila le firme raccolte e indirizzate all’azienda per evitare il suo licenziamento. Tracey si è detta sconvolta e ha raccontato ai giornali la sua storia ricordando le tappe principali degli ultimi 34 anni di lavoro e soffermandosi in particolare sulle conseguenze che la mancanza di lavoro potrà avere sulla sua famiglia. “Ho lavorato duramente – ha dichiarato - in un'azienda il cui personale maschile è ancora all'84%, ho fatto un lavoro stressante e usurante anche quando ero incinta, sono stata molestata e minacciata da tanti passeggeri. Ho avuto tanti problemi facendo questo lavoro ma li ho sempre affrontati con coraggio e determinazione.

Il sindacato mi è stato vicino in questi mesi, ma i vecchi bus che potrei guidare ora sono talmente pochi che non raggiungerei mai il monte-ore. Sono vedova, ho tre figli e devo pagare il mutuo: ora sono davvero disperata”. Dichiarazioni che hanno acuito la protesta pacifica di quanti la conoscono e in questi anni hanno imparato ad apprezzare il suo lavoro. Eppure in ogni storia c’è sempre una seconda versione che è sempre giusto ascoltare. L’azienda si è difesa dalle ‘accuse’ di insensibilità mosse dall’opinione pubblica raccontando una storia diversa: “Abbiamo fatto diverse proposte alla signora Scholes in modo che potesse cambiare mansione sempre all'interno di Go North West, ma lei ha rifiutato. Non abbiamo avuto altra scelta”. Dopo 34 anni pensare di cambiare mansione è difficile anche psicologicamente, ma lo è anche restare senza lavoro.

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