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Venerdì, 19 Aprile 2024
Troll e vandali / Australia

Gira video hard mentre i bimbi dormono: "Le altre mamme mi hanno denunciata, la mia casa è stata vandalizzata e ho dovuto cambiare nome"

Una 32enne australiana è stata costretta a cambiare nome e a trasferirsi per non farsi trovare dai troll che adesso la perseguitano anche offline

Popolare per i suoi video a luci rosse, e per questo altre persone l'avrebbero denunciata: questa è la versione dei fatti di Lucy Banks, 32 anni, molto popolare su OnlyFans, piattaforma di video per adulti. Chiunque si può iscrivere all'app e iniziare a postare i propri video, che diventano visibili solo quando un utente sottoscrive un abbonamento.

Lucy Banks (è uno pseudonimo che usa per proteggersi), australiana, dice di riuscire a guadagnare una discreta cifra grazie alla sua fama su OnlyFans: dopo aver iniziato nel 2019, oggi dice di mettere nel portafogli ben più di 70mila euro al mese. I video hot vengono registrati quando i suoi bambini, in un'altra stanza, dormono. Ma per questo è stata presa di mira dagli hater che la accusano di esporre troppo i suoi due figli alla sua attività per adulti. I piccoli, durante la notte, si trovano infatti in un'altra stanza della stessa casa e, a detta di molti utenti, potrebbero svegliarsi in qualsiasi momento e aggirarsi per trovare la mamma, scoprendola intenta a girare video 'bollenti' per i suoi abbonati.

Lucy ha detto di essere stata denunciata almeno cinque volte - dalle mamme dei compagni di scuola dei suoi figli - ai Child Protection Services e alla polizia, a causa del suo impiego. Gli agenti le hanno detto di aver ricevuto diverse segnalazioni sul fatto che la donna metterebbe in pericolo i suoi figli con il suo lavoro. Ma tutto si è sempre concluso con un nulla di fatto.

A news.com.au, la donna ha detto: "Quando la polizia è venuta a casa mia ero davvero furiosa. È stato molto stressante. Sono una madre eccezionale e faccio di tutto per assicurarmi che i miei bimbi siano al sicuro".

Lucy ha raccontato anche di aver dovuto cambiare il suo nome all'anagrafe per non essere più rintracciabile: prima, qualcuno aveva anche cercato di vandalizzare la sua casa, lanciando un mattone con su scritto insulti indirizzati a lei. "Dopo questo episodio - ha detto - ci siamo trasferiti qualche settimana dopo. La gente mi può odiare quanto vuole, non è un problema. Era evidentemente qualcuno che non conosce la mia vita ma che sa dove vivevo".

Per quanto riguarda OnlyFans, "ci sono molte persone che mettono online i propri video e che cercano solo di dare un futuro migliore alla propria famiglia. Sicuramente con questo impiego sono più libera di passare del tempo con i miei figli rispetto a quando lavoravo 60 ore alla settimana. Dopo la scuola li aiuto con i compiti, cucino la cena, li metto a letto. Il mio attuale lavoro mi consente la flessibilità per poterlo fare, quello prima no. E adesso guadagno a sufficienza per mandare i miei bimbi in una scuola privata, ho comprato una nuova casa e un'auto. Prima non ero stabile, ora posso provvedere da sola ai miei figli. Se il prezzo da pagare è non essere apprezzata da tutti, allora ci sto". 

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